Noma, perché chiude il miglior ristorante del mondo: le parole dello chef mattinatese Davide Ciampi

Nelle ultime settimane non si fa altro che leggere su social, giornali e blog di cucina la notizia che ha fatto più scalpore in questo inizio 2023. La chiusura (almeno momentanea) del Noma 2.0 il miglior ristorante del mondo e sicuramente uno dei più influenti della storia della ristorazione che appunto, non ci sarà più nel 2024.

Sono molto felice di aver fatto in tempo a partecipare a uno degli ultimi programmi di internship che hanno organizzato, il quale mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze tecniche, skills e i contatti nel mondo dell’alta ristorazione.

Nonostante le grandi esperienze che ho maturato negli anni nei migliori ristoranti al mondo, vantando un curriculum di 8 ristoranti stellati e gli stretti contatti che ho con diversi chef influenti, non mi sento più molto vicino e concorde a lavorare in posti simili e supporto fortemente la causa di Renè Reztepi, lo chef del Noma che ha dichiarato questi metodi di lavoro poco sostenibili!

Troppe ore lavorative e tanto sacrificio che pur essendo fondamentale alla formazione di giovani chef, purtroppo potrebbe portare a logorare la persona che ricopre quel ruolo.

Per queste riflessioni durante la pandemia hanno portato me e tantissimi colleghi a rivalutare la qualità di vita che ci porta a vivere queste esperienze. Pur non abbandonando del tutto la grande ristorazione, la decisione è di iniziare a lavorare per il cibo vero, la semplicità e la sostenibilità e il post esperienza Noma ne è stata la riconferma.

Al momento sono nel mercato centrare TorvehallerneKBH di Copenhagen in un laboratorio di pasta fresca a preparare e vendere pasta prettamente organica, fatta sul posto e al minuto nello stand “il Mattarello” gestito dallo chef Valerio Serino che è anche owner del ristorante Tèrra, con una stella verde qui a Copenhagen, dove già da anni affrontano il tema della sostenibilità, appunto.

Vorrei anche sottolineare il mio augurio e supporto al nostro amato concittadino nonché mio maestro chef Matteo Ferrantino, leader del suo grandissimo team al Bianc di Amburgo, con la grande speranza che questo 2023 gli porti finalmente l’abita terza stella che attende da tempo e che a mio avviso meriterebbe ampiamente, dopo i tantissimi sacrifici e traguardi raggiunti!

Auguri e forza Mattinata!

Davide Ciampi