Tre milioni dai fondi del Fas per mettere in sicurezza la costa

Venti chilometri di falesie e grotte fino a Vignanotica a rischio crollo

Buone notizie dallo sblocco dei fondi Fas (fondi per le aree sottosviluppate) per la “Farfalla Bianca”, l’appellativo con cui sovente viene etichettata la cittadina garganica. Dall’elenco completo delle opere finanziate (per un totale di 1.057,9 milioni di euro) è saltato fuori l’inserimento della messa in sicurezza geomorfologica della costa in agro di Mattinata.

L’intera opera avrà un costo pari a tre milioni di euro e fa parte del nutrito gruppo di interventi programmati per il settore infrastrutture a supporto del turismo. Manna dal cielo dunque per uno dei tratti di costa più suggestivi d’Italia, quello che si snoda da Mattinata a Vignanotica, poco meno di venti chilometri di falesie di roccia calcarea a strapiombo sul mare, grotte dalle forme straordinarie e dai nomi fantasiosi (come la grotta campana, del pipistrello, grotta sfondata, ect.), senza dimenticare i mitici Faraglioni di Puglia di baia dei Mergoli, ormai assurti a simbolo non solo del Gargano, ma dell’intera Puglia turistica.

Tratto di costa che purtroppo registra diverse criticità – da Mattinatella ovest, all’area compresa fra il porto e Punta Rotondo per finire ai Mergoli, faraglioni compresi – come evidenziato nel 2008 dal Piano Comunale di protezione civile stilato dall’allora amministrazione comunale. Però affinché le risorse di questo “straordinario salvadanaio” – come l’ha definito il presidente Nichi Vendola – siano spendibili, occorre che vengano allentati alcuni vincoli dal Patto di Stabilità. Pena il rischio, come ha rivelato lo stesso governatore pugliese, di “congelarli” (i fondi). Dopo l’approvazione, come si ricorderà, di martedì 2 agosto da parte del Cipe (comitato interministeriale programmazione economica) a disposizione dell’ammodernamento infrastrutturale della Puglia c’è una somma di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro dei fondi del Par-Fas (Fondi aree sottoutilizzate) 2007-2013 sui circa 2,9 miliardi complessivamente previsti nel protocollo d’intesa firmato giovedì 29 luglio tra il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Regione.

Per la Puglia sono stati ammessi 44 interventi: opere idriche, strade, ferrovie, aeroporti, sistemi di trasporto e logistica in ambito urbano e la banda larga. Per il turismo prevista la messa in sicurezza geomorfologica di tratti di costa non solo a Mattinata, ma anche a Polignano a Mare, Santa Cesarea Terme e Gagliano del Capo. Quello di Mattinata è l’unico intervento in ambito garganico.

 


Francesco Trotta
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