Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
L’essenza della capitale britannica catturata dal fotografo Salvatore Favia in mostra al Borgo del Tempo perso
È un vero e proprio reportage di viaggio il lavoro di Salvatore Favia: un reportage intimistico e accattivante, in cui la natura urbana di Londra, le sue strade, la sua quotidianità fatta di aspetti molteplici, sono filtrati dalla sensibilità percettiva del fotografo.
Dai suoi scatti trapelano maestosità, ironia, imprevedibilità, tenerezza, magia… Le immagini sono uno spaccato della capitale britannica, ma rimandano alle mille sfumature della vita, catturate da un occhio attento che, con quella vita, è entrato in piena sintonia, fino a trasmettercene gli umori, gli odori, i colori…
I tredici scatti londinesi di Favia, da sabato 21 marzo, potranno essere ammirati presso il Borgo del Tempo perso nella mostra espositiva London, che verrà inaugurata a partire dalle ore 21. Fotografie e musica dal vivo con la band dei Claymore: è questo il cocktail proposto da Favia per un volo radente nel cuore di Londra. Seguendo la scia emotiva di un risolino di fata, ti ritrovi a volteggiare di fronte alla Clock Tower, custodia del Big Ben, segnatempo senza tempo, rincorrendo tracce di rosso, di auto, di insegne…
Prontezza e sensibilità permettono a Favia di catturare, con l’obiettivo, la sottile malinconia di un volto, la tragica ironia che contrappone il passo lento di un anziano signore alla sfrecciante velocità di un’auto di ultima generazione. E bagliori ramati tra i capelli.Rosso e oro, occhio e cuore; e la trasparenza della mente, che racchiude emozioni e sensazioni in un rigoroso spazio geometrico.
Le foto di Favia raccontano di una Londra folle e contraddittoria, razionale e magica, dove l’architettura contemporanea dialoga sommessamente con la storia, senza prevaricarla: incrocio di epoche, di materiali, vetro e acciaio tra verdi rami d’albero e percorsi di nuvole. Fantasmi del passato e riflessi metropolitani di esistenze ad alta velocità.
L’obiettivo del fotografo è sempre attento, ricettivo, pronto a svelare i segreti di una città che, se all’inizio può sembrare ‘straniera’, scatto dopo scatto diventa familiare, tenera nello sguardo di una bambina, morbida in un abbraccio tra madre e figlio.