Comunicato politico del consigliere Pierpaolo Fischetti
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota stampa
Ho letto sul sito mattinata.it l’intervento del consigliere comunale dott. Giuseppe Aulisa, delegato alla cultura del Comune di Mattinata, in merito ad alcune proposizioni contenute nel mio ultimo manifesto ispirato ad un’opera letteraria di Dostoevskij: “L’IDIOTA”.
Sicché, nel voler serenamente ribattere a talune analisi a mio avviso frettolosamente formulate – tralasciando le roboanti quanto retoriche e prettamente inutili idee tout court sul valore dell’opposizione consigliare (almeno per la nostra comunità, di cui dirò dopo) – mi piace partire anzitutto da un caposaldo delle convinzioni espresse dal predetto amministratore: “…resto tuttavia saldamente convinto che l’esercizio legittimo della critica debba muoversi all’interno del perimetro dell’EDUCAZIONE e debba rivolgere la sua carica, anche aspra, nei confronti degli attori della vicenda politica ed amministrativa, senza tracimare deplorevolmente ed investire individui e vicende personali che NON HANNO COLLEGAMENTO ALCUNO CON LA COSA PUBBLICA”.
Orbene; non molto tempo addietro ricordo vividamente il dott. Aulisa profferire all’indirizzo del sottoscritto, impegnato nei lavori consiliari su temi totalmente estranei al menzionato consigliere, le testuali parole: “…Buffone, buffone…“: tanto è vero, che per far cessare questo squallido linguaggio e soprattutto stato di cose, si è dovuto far ricorso all’intervento di alcuni di lui familiari (prima che si intentasse una azione giudiziaria).
Altresì, non ricordo il consigliere Aulisa essere intervenuto e richiamare i principi del “Galateo” di monsignor Giovanni Della Casa, allorquando un suo compagno di partito, il consigliere Domenico Clemente, in consiglio rivolgeva sempre allo scrivente le testuali parole: “…ti spacco la testa; ti taglio la testa; ricoveratelo…” e amenità della stessa intensità e specie. Ma fa niente: meglio tardi che mai! anche perché tale linguaggio – proprio della maggioranza del sindaco Prencipe – è una costante di determinate assise consiliari: altrimenti perché far sparire repentinamente le registrazioni dei Consigli comunali?
Neppure ricordo un intervento del consigliere Aulisa quando un esponente politico della maggioranza consigliare prendeva a schiaffi in piazza il segretario di un partito di opposizione (Sel), non certo per idee politiche bensì per il mercimonio di alcuni posti di lavoro. Ancora: di sicuro il consigliere Aulisa non si è mai espresso sul perché sempre altri oscuri faccendieri della politica locale abbiano aggredito – sempre in piazza – un esponente politico della richiamata opposizione consiliare (Pdl) al fine di strappargli letteralmente di mano un manifesto di dura condanna ad alcune pratiche del nostro Primo cittadino (nonché fratello del segretario del Partito Democratico, cui è iscritto Giuseppe Aulisa).
Ciò che non conosce il consigliere Aulisa è che alcuni scendiletto della politica, che si sottomettono servilmente al potere per cercare una sistemazione dei propri figli (così come la ebbero loro), forse per meglio servire il “padrone” di turno, si sono permessi di fare allusioni sulla madre dello scrivente, sul risarcimento monetario di un’assicurazione (a cagione di una analitica istruttoria), a seguito di un brutto incidente dal quale riportava una invalidità permanente al gomito e alla gamba (garantisco a tutti che i dolori di un genitore, il cui fisico è costantemente squassato dagli antidolorifici, echeggiano brutalmente nel proprio intimo e fanno davvero male).
Se non si riesce a controbattere il sottoscritto sui temi politici con argomentazioni documentate, non si deve sconfinare nel personale, altrimenti si rischia di essere ripagati con la stessa moneta: chi giudica sarà giudicato! Chi scrive non accetta la subdola calunnia e come ha ininterrottamente dimostrato, quando deve dire qualcosa, usa firmarsi sempre: al contrario del Sindaco che non ha alcuna speranza di affermare le proprie opinioni con il confronto dialettico e si nasconde sulla piazza dietro il simbolo della coalizione ed in Consiglio si trincera dietro il regolamento, che interpreta a suo uso e consumo dimostrando di non essere “uomo delle Istituzioni”.
Infine, anche il sottoscritto auspica come obiettivo ultimo una accresciuta maturità dell’agire politico locale fatto di dibattito democratico e di cultura della legalità e non di uso di dossieraggi e delegittimazione degli avversari, tipici dei tragici regimi antidemocratici del secolo scorso.
Avv. Pierpaolo Fischetti