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- 9 Dicembre 2024
"È stato gentile e ci ha fatto i complimenti", ha rivelato con orgoglio lo chef mattinatese
Un importante riconoscimento che riempie di orgoglio tutta la comunità di Mattinata
Il Nobel per la Medicina 2022 è stato assegnato esclusivamente allo svedese Svante Paabo, 67 anni, per le sue scoperte sul genoma degli ominidi.
Nato il 20 aprile 1955 a Stoccolma, Paabo può essere considerato una sorta di archeologo del Dna. Ha, infatti, aperto un nuovo campo di ricerca, la paleogenomica.
Nel team di Paabo anche il mattinatese Cesare de Filippo che riempie di orgoglio tutta la comunità di Mattinata per questo importante riconoscimento. Vive a Lipsia, in Germania, dove è ricercatore all’istituto Planck per l’Antropologia Evoluzionistica ed ha firmato con il premio Nobel Paabo gli studi più importanti, dal genoma del Neanderthal alla scoperta dell’uomo di Denisova, e il suo contributo è citato nella motivazione scientifica del Nobel. De Filippo è stato anche tra i premiati del “Mattinatese dell’ Anno 2022”, premio istituito dall’ Amministrazione Comunale di Mattinata nel 2021.
E’ entusiasta de Filippo che ha dichiarato come in un certo senso se lo aspettavano anche se “gli studi di Svante sono così originali che non riuscivamo a immaginare in quale campo dei Nobel sarebbero ricaduti”.
“Per Paabo sul lavoro l’importante è il risultato, lascia infatti ai suoi collaboratori molta libertà. Come scienziato è rigorosissimo”, sottolinea de Filippo, “il Dna antico ha il problema della contaminazione: spesso ci sono tracce di Dna più moderno e bisogna essere estremamente attenti a distinguerle. Una volta non era convinto dei risultati di uno studente e ha tolto la sua firma dallo studio”.
Di cosa si occupa oggi Paabo? “È quasi in pensione, ma è sempre attivo. Dopo aver passato una vita a sequenziare i geni degli uomini antichi, ora è ossessionato da una domanda: ma quei geni a cosa servono, che funzione hanno? Per scoprirlo li si può inserire singolarmente nelle cellule, o in modelli animali, ma studiarli tutti insieme è difficilissimo”, conclude de Filippo.