Ad Artemare arrivano i dipinti di Michele de Filippo
Il paesaggio e le cose del Gargano materializzati sulla tela, nelle composte e decise pennellate
Artemare è giunta al suo sesto appuntamento con le arti visive, questa è la volta del pittore Michele de Filippo. L’Hotel ristorante La Rotonda di Mattinata ha promosso nel 2019 questa sua prima rassegna d’arte estiva inserendo nel programma mostre e degustazioni di cibo e vini di Capitanata. Dal 27 luglio è possibile visitare la mostra dei dipinti del pittore di Mattinata, Michele De Filippo. L’orario delle visite al mattino dalle 10:00 alle 13:00 e al pomeriggio dalle 15:00 alle 20:00, con ingresso libero.
Il giorno 31 luglio dalle ore 20:00 sarà possibile incontrare il pittore e il critico d’arte Gianfranco Piemontese nella Apericena organizzato dallo Chef del Ristorante La Rotonda, un’altra occasione per conoscere, riscoprire e gustare i prodotti e la cucina garganica in un singolare e felice connubio tra le arti visive e quella enogastronomica. Per Informazioni e prenotazioni chiamare il n. 328 1582346.
La pittura di de Filippo ovvero il paesaggio e le cose del Gargano materializzati sulla tela, nelle composte e decise pennellate. Il pittore nato a Mattinata nel 1952, formatosi all’Istituto statale d’Arte di Foggia, ha proseguito poi gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti “Albertina” di Torino. Studi che lo hanno messo a contatto con una delle realtà, quella torinese, dove le arti visive del ‘900 hanno espresso alcune delle più importanti figure di artisti.
Per più di 30 anni ha insegnato Educazione Artistica, una delle discipline scolastiche che ha permesso a molte ragazze e ragazzi di Mattinata di avvicinarsi al mondo delle arti visive per poi proseguire gli studi nell’ambito artistico facendoli venire a contato con l’allora Istituto d’Arte e le accademia di belle arti, pugliesi e non solo.
Michele de Filippo è un decano tra i pittori attivi in Capitanata, con importanti partecipazioni a mostre personali e collettive in Italia e all’Estero. Nella sua produzione artistica non c’è posto solo per la pittura ma ci sono importanti realizzazioni in ceramica, grafica e scenografie. Oggi la sua mostra alla Rotonda di Mattinata, è una sorta di omaggio al paese natio, da cui ha tratto e continua trarre ispirazione. Quella Mattinata caratterizzata dai suoi colori e dalla sua luce mediterranea, che de Filippo trasferisce egregiamente sulla tela.
Così ci troveremo davanti scorci dell’abitato più antico ma anche di quello moderno, dove i colori rispondono alla realtà perché la pittura di de Filippo è figurativa, ma le sue tele colpiscono molto per la quasi totale assenza delle figure antropiche, potremo dire che la visione dei suoi paesaggi urbani siano una contemporanea visione metafisica. Vedute di tetti sovrastati dagli eleganti e snelli comignoli che contrassegnano ogni piccola casa ed identificano la presenza dei focolari che un tempo servivano alla preparazione dei pasti e al consumo vicino al calore del fuoco, camini abitabili ormai purtroppo quasi scomparsi o trasformati in piccoli stanzini. Paesaggi urbani che toccano diversi centri del Gargano quali Vieste, Monta Sant’Angelo, Rodi Garganico, Lesina, solo per citarne alcuni.
Altrettanto avviene con i paesaggi rurali, dove imperano alberi di Olivo i cui soli tronchi sono già di per se un’opera d’arte, di quella grande artista che è la Natura. Le nodosità dei tronchi e le fronde dei silenti alberi sono da de Filippo ripresi e restituiti nella loro solenne bellezza che mi ha fatto pensare a elementi dell’architettura megalitica quali i menhir o i dolmen. E anche questo tipo di architettura si ritrova nei fatti nelle macére ovvero nei muretti in pietra a secco che segnano i terrazzamenti delle dorsali garganiche che la sapiente mano dell’uomo perfettamente sapeva integrare con il paesaggio in cui viveva.
E ultimi ma non meno importanti, la presenza dei frutti che la natura asciutta dal cocente sole del Gargano produce: Arance, Limoni, Melograni, Granoturco, Mandorle e Olive. Tutto è presente nella pittura di de Filippo fuorché l’uomo. Un’assenza che ci deve far pensare e riflettere, perché se l’arte deve essere anche la bellezza, sicuramente l’uomo non è più quello del mondo classico per cui la scelta di de Filippo rimane coerente con la natura dei luoghi e con quello che si è saputo armonizzare seppur prodotto dall’uomo stesso.
Gianfranco Piemontese