AGESCI: 28 febbraio 2010. Celebrato il Thinking day

L’occasione per sentirsi idealmente accomunati a tutta la grande Fraternità Scout mondiale.

Come ogni anno in febbraio, nell’ambito della Settimana Internazionale dello Scoutismo, si celebra il Thinking day o Giornata del Pensiero, con l’intento di solennizzare il genetliaco del fondatore dello Scoutismo mondiale Lord Robert Stephenson Baden Powell, Lord of Gilwell e di sua moglie Olave, fondatrice del Guidismo di cui quest’anno si festeggia il centesimo compleanno: entrambi nacquero infatti  il 22 febbraio, a qualche anno di distanza l’uno dall’altra.

E’ l’occasione per sentirsi idealmente accomunati a tutta la grande Fraternità Scout mondiale.

Anche la piccola comunità Scout di Mattinata, da qualche anno impegnata a rinverdire i fasti dei tempi passati, ha partecipato come da tradizione del gruppo (rifondato a partire dal 1984 dopo precedenti esperienze negli anni 1947-1954 e 1966-1971) con una giornata al campo in stile scout nel corso della quale sono state espresse le promesse di quattro giovanissime guide emozionate quanto basta, ma determinate nei loro intendimenti nel momento in cui hanno pronunciato solennemente la loro promessa.

“Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare il prossimo in ogni circostanza, per osservare la Legge Scout”.

La promessa scout sintetizza bene tutto quanto si concentra nel messaggio educativo proposto dall’AGESCI, associazione che vive all’interno della Comunità ecclesiale e parrocchiale di Mattinata la sua esperienza di fede.

Vita all’aperto, educazione al senso civico, formazione del carattere della persona, rispetto e cura del corpo in quanto contenitore dell’anima sono i quattro punti posti da B. P. alla base della sua intuizione educativa su cui si fonda il nostro Progetto Educativo.

La Comunità Capi  di Mattinata consta oggi di quattro Capi (Antonio Latino, Tommaso Corrado, Daniele La Marca e Ivano Castriotta) e quattro Capo (Anna Lucia Piemontese, Marilena Bisceglia, Anna Maria Gentile e Vincenza Lanzetta) coadiuvati nella direzione spirituale dall’Assistente di gruppo don Francesco La Torre, adulti che con la piena adesione al Patto Associativo nelle sue tre dimensioni fondanti, Scelta Cristiana, Scelta Politica e Scelta Scout, offrono la loro testimonianza per educare con un metodo, quello scout, appunto, per la formazione cristiana e sociale dei  cittadini del domani.

Il gruppo attualmente comprende il Reparto Monte Sacro (12 ragazzi-scout e ragazze-guide, suddivisi in due squadriglie Rondini e Gabbiani), ma il Progetto di Sviluppo interno già prevede, con l’aiuto di Dio, la riapertura, a partire dal prossimo anno associativo, del Branco Rupe Saracena (lupetti e lupette, bambini di 8-10 anni) e della Comunità Rover/Scolte Aspera et Longa (giovani tra i 16 e i 20 anni), chiusi da qualche anno per contingenze interne .

In sessanta e più anni di presenza scout a Mattinata, anche se discontinua, tanti sono stati i nostri concittadini che hanno indossato le uniformi prima dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e successivamente, a partire dal 1974, dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) nata dalla fusione dell’ASCI con l’AGI (Associazione Guide Italiane).

Queste vicende sono raccontate nella pubblicazione di Antonio LatinoBreve storia del gruppo scout Mattinata 1 dall’ASCI all’AGESCI. 1947-2007”. Luigi Basso Editore. Mattinata 2009.

A conclusione di questa premessa affidiamo alla guida, a Capo della Squadriglia Rondini, Lisa Balistreri, in procinto di acquisire la specialità di giornalista, il racconto emozionante del Thinking day mattinatese:

QUATTRO NUOVI  FAZZOLETTONI  NEL MATTINATA 1 

Note allegre di canti si librano nell’aria tiepida del 28 febbraio, mentre il Reparto Monte Sacro del gruppo Mattinata 1 è in marcia verso la località Lido Tre Torri.

Finalmente dopo una trepidante attesa di cinque mesi, quattro zampe tenere della Squadriglia Rondini avrebbero pronunciato la Promessa.

Appena arrivati, le nostre protagoniste si sparpagliano in giro per ritirarsi a meditare nel Deserto, mentre l’Alta Squadriglia “La Lucerna” e i Capi costruiscono l’alzabandiera e l’altare.

Iniziano ad arrivare i genitori e, sistemato l’altare, Don Francesco P. La Torre anima una paraliturgia: tutti lo ascoltiamo con attenzione.

Terminata la celebrazione, il Reparto si dispone a ferro di cavallo. È arrivato il momento tanto atteso!

<Finalmente non avremo più il fazzolettone bianco!>, mi sussurra in un orecchio una mia squadrigliera.

Sono belle le nostre giovanissime guide, già orgogliose di indossare le nuove uniformi che le fanno sentire ancora più parte del gruppo.

I Capi ci insegnano che la divisa serve a dividere: noi invece vestiamo l’uniforme per uniformarci e sentirci parte di un’unica grande famiglia, senza essere classificate da costose griffe che denotano la disponibilità economica della famiglia di ognuno di noi.  

Dopo una breve introduzione dei Capi Reparto Tommaso e Marilena, tocca a me accompagnare la prima squadrigliera chiamata, davanti al cospetto dei Capi, tutti presenti a partire dai Capi Gruppo.

Negli occhi di tutti regna un brillio di felicità, appena la ragazza supera le tre fatidiche domande.

E quando recita la Promessa scout, tra flash di macchine fotografiche e qualche lacrima, tutti riviviamo il ricordo indimenticabile del giorno in cui anche noi veterani promettemmo.

Una per volta, tutte pronunciano la Promessa deponendo i fazzolettoni bianchi in un cesto, mentre i nuovi fazzolettoni gialli, bordati di verde oliva ed azzurro, i colori dello stemma civico mattinatese, splendono al collo delle quattro Novizie, ora Guide a tutti gli effetti.

Tutte le nostre voci si uniscono nel toccante Canto della Promessa, col quale ognuno di noi, a partire dai Capi, rinnova fede nella Promessa a suo tempo espressa con le tre dita della mano destra levate in segno di saluto.

E tra conquiste di nuove tappe, il pranzo e tanto divertimento con un percorso Herbert mozzafiato in cui non sono mancati un passaggio alla marinara e l’attraversamento del ponte tibetano, si fa sera.

Purtroppo è ora di rimettersi in marcia verso la sede in parrocchia.

Zaini in spalla, una piccola preghiera e tutti incolonnati per il ritorno, ci incamminiamo cantando Madonna degli scout ascolta t’invochiam, concedi un forte cuore a noi che ora partiam!

Arrivati a destinazione, tra i respiri un po’ affannati, si chiude questa ennesima verde Avventura.

La stanchezza ci spossa, ma non potrà superare la gioia e l’allegria di questa giornata indimenticabile che lascerà un ricordo indelebile nel nostro cuore.

A quando una nuova Impresa?             
                                                                       
                        Lisa Balistreri

 

Antonio Latino e Anna Lucia Piemontese. Capi Gruppo
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