Giovanna Russo: Una voce “senza limiti”

Domani la cantante a Foggia lancia il nuovo cd. Il Maestro Notarangelo accompagna al pianoforte.

Anni fa, verso la fine degli anni Novanta, in Rai cantava le canzoni di Mina nelle trasmissioni televisive di Paolo Limiti, autore dei testi di diverse canzoni della Signora di Cremona. Il progetto cucito su di lei era quello di farne la nuova Mina, ambizioso certo, ma non era tanto difficile da immaginare: una voce stupenda, che scava nell’anima, e una fortissima somiglianza con la “big occultata” avrebbero reso il viaggio di Giovanna Russo più comodo, più facile, più agevole. Ma il fato le ha giocato di traverso e quando era sul più bello del sogno (il suo sogno!) è fermata da un male e dalla crudeltà del destino, che ha toccato le “sue corde”, quelle della sua voce, costringendola ad un delicato intervento chirurgico. Le dissero il rischio che correva: perdere la voce. E infatti la tiroidectomia totale, la lasciò nel silenzio: senza voce. Una corda vocale paralizzata e gravi difficoltà post-operatorie. Poteva solo sussurrare qualcosa per dieci minuti al giorno. Ma non s’arrese. E fu aiutata.

Quando ormai, quasi muta, si sentiva toccare il fondo si ritrovò alle prese con il Reiki, una pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa per il trattamento di malanni fisici, emozionali e mentali. Anche se gli studi scientifici condotti su questa pratica hanno stabilito che non ci sono prove sulla sua efficacia, Giovanna s’imbarca in questo viaggio e dopo un po’ sente qualcosa cambiare dentro di lei. All’ennesima visita specialistica, la notizia: le corde vocali stavano ricominciando a vibrare. Lei smise anche di vestirsi di nero, si vestì di tutti i colori dell’arcobaleno, e raccontava: “sento il bisogno di colorare la mia vita e di comunicare agli altri la bellezza delle cose semplici, come un sorriso sincero”.

Riprese a cantare! Con una voce che secondo lei “è cambiata, ma in meglio, più profonda, più intensa e diretta alle corde dell’anima di chi mi ascolta“.

Giovanna Russo, rossa di capelli, due occhi che si spalancano e s’accendono come fari nel guardarti, una voce abissale e alata allo stesso tempo, certamente una delle voci più interessanti della musica leggera italiana, stasera alle 20:30 fa tappa a Foggia, nel teatro giardino, con il suo spettacolo che ha chiamato, quasi a compiere un esorcismo, “Minacciosamente”, giocando con le parole e, ancora, con la sua strana vicenda.

E proprio stasera nel corso del concerto la Russo lancerà il suo nuovo cd, “…senza Limiti”, 8 brani della tigre di Cremona, sei dei quali scritti dal grande paroliere Paolo Limiti, a cui il lavoro è omaggiato.

Ma in quest’ultima avventura della Russo vi è anche lo zampino di un nostro compaesano, il Maestro Michele Notarangelo che, oltre ad accompagnare la cantante al pianoforte, ha diretto e arrangiato l’Orchestra Cameristica Appula in 3 brani del nuovo cd (“Eccomi”, “Bugiardo e incosciente” e “I pensieri del cuore”). Un altro tassello di grande rilevanza per il “nostro” Maestro, che va ad aggiungersi in un curriculum che molto spesso lo ha visto al fianco di personaggi di fama non solo nazionale.

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