“Ridateci la spiaggia”, le richieste dei proprietari dei fondi che si affacciano sulla baia di Mattinata
Le richieste dei proprietari dei fondi che si affacciano sulla baia di Mattinata
Arrivano le mareggiate, la spiaggia torna a rimpicciolirsi e ai proprietari dei fondi che si affacciano sulla baia, il cuore va in tumulto. Il timore, la preoccupazione è sempre quella: tornare a 18 anni quando l’innalzamento del livello del mare innescò l’erosione delle coste – che a Mattinata portò via un chilometro quasi di spiaggia. Poi “ricostruito” con un progetto del professor Vincenzo Cotecchia.
Qui è ormai da 4 lustri che si convive con questo problema. A preoccuparsi sono soprattutto i proprietari dei fondi nel tratto che va da Caratino alla Rotonda. Quelli dell’altro tratto, verso Monte Saraceno, sono relativamente più tranquilli.
L’intervento di Cotecchia, risalente ai primi anni del 2000, ha finora retto bene o male. Ma nessuno sa – dicono in coro i proprietari – cosa può riservare il futuro. Gradirebbero qualche altro intervento di protezione. Ma sarà difficile. Perché in quel progetto iniziale i fondi sono stati tutti spesi.
Oggi a disposizione ci sarebbero altri soldi. Ma riguardano al messa in sicurezza della falesia che va da Mattinatella a Baia dei Mergoli. In verità ci sarebbero anche altri. Quelli (un milione e settecentocinquanta mila euro) per la difesa della falesia di Tor di Lupo. Non ancora spesi.
Nonostante i lavori siano stati appaltati non sono ancora partiti. La causa? Diatribe scoppiate tra confinanti dei terreni che si affacciano sulla falesia oggetto dell’insediamento.
Francesco Trotta