Puglia, approvato il Piano Paesaggistico Territoriale

Entrerà in vigore nelle prossime settimane: ora la palla passa ai Comuni

La giunta regionale pugliese ha approvato il Piano Paesaggistico Territoriale, chiudendo così un iter che durava da anni. Il nuovo PPTR entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. Si tratta del primo Piano Paesaggistico Territoriale sottoscritto in Italia sulla base degli adempimenti previsti del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004).

La Regione già disponeva di un Piano per il paesaggio, il PUTT/P (Piano urbanistico territoriale tematico per il Paesaggio). E’ entrato in vigore nel 2000 ma è stato redatto ai sensi della L.431/85 e quindi riferito soltanto ad alcune aree del territorio regionale. Venuti a galla, negli anni, tutti i limiti concettuali di questo piano, piuttosto di correggerlo e integrarlo per adeguarlo al nuovo sistema di governo del territorio regionale e al nuovo Codice dei beni culturali e paesaggistici, la giunta si è messa al lavoro per produrre un nuovo Piano, mandando così in pensione il PUTT/P.

L’approvazione. Lo scorso 14 gennaio, quando è stato firmata l’intesa tra il governatore Nichi Vendola e il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Enrico Franceschini, la Regione si era impegnata a concludere il procedimento entro 30 giorni. Ora il piano è completo e sta per diventare operativo (manca soltanto la pubblicazione ufficiale) e l’assessore regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente, sta già ricevendo i complimenti, come quelli dell’assessore sua omologa in Toscana, Anna Marson.

A presentare stamane il tanto atteso Piano alla stampa è stata proprio lei, Angela Barbanente.

“E’ un Piano più flessibile rispetto al vecchio PUTT – ha spiegato l’assessore che però ha precisato – flessibile non significa deroga, ma significa tener conto che un piano, alla scala regionale, non può essere privo di errori e omissioni”.

Anche per questo è stato previsto un articolo che apre la porta ad eventuali richieste di rettifiche:

“Un articolo delle norme tecniche di attuazione, il 104 – ha detto la Barbanente – consente a tutti i soggetti, una volta entrato in vigore il Piano, di chiedere delle rettifiche, allegando adeguata documentazione, laddove le perimetrazioni dei vincoli, non siano corrette”.

Il Piano, stando a quanto illustrato dall’assessore, finalmente dà certezza agli operatori ed ai cittadini e rende trasparente tutto il sistema delle tutele e dei vincoli, consultabili in rete.

I Comuni ora sono chiamati ad adeguare, entro un anno dal giorno della pubblicazione, i propri piani regolatori al PPTR:

“Se nel termine non dovessero chiedere l’adeguamento previsto – precisa l’assessore – sarà la Regione a convocare conferenza di servizi con Comune e Ministero per procedere”.

Quando i Comuni avranno finalmente adeguato i proprio strumenti, il carattere dell’autorizzazione paesaggistica per trasformazioni conformi non sarà più vincolante, ma solo obbligatoria, il che significa un enorme risparmio in termini di tempo.

Nel piano anche 5 progetti: la rete ecologica regionale, la riqualificazione dei paesaggi costieri, il patto città-campagna (l’assessore ha citato l’esempio del parco agricolo multifunzionale dei Paduli in provincia di Lecce), il sistema della mobilità dolce, il sistema dei beni culturali, integrato con la carta dei beni culturali.

“Noi miriamo – ha concluso Angela Barbanente – da un lato a prevenire e reprimere laddove si commettono degli sfregi al territorio e dall’altro a progettare anche con il supporto di finanziamenti pubblici, che noi abbiamo già previsto per la riqualificazione dei paesaggi costieri, delle periferie urbane, dei paesaggi agrari e la connessione del paesaggio rurale con i centri storici dei nostri territori”.

Il piano dovrà essere revisionato almeno una volta ogni cinque anni. Con la pubblicazione del PPTR decadranno anche le norme di salvaguardia entrate in vigore nell’estate del 2013. Allo stesso modo, tutte le lottizzazioni non conformi al nuovo piano e non approvate in tempo, dovranno ripartire da zero.

Fonte: ilrestodelgargano.it
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