Le più belle pagine del Melodramma italiano: il maestro Michele Notarangelo racconta “DigilPiano OperaOrchestra”
Una novità assoluta nel suo genere, in quanto non esiste altro pianista al mondo ad eseguire un programma simile su un pianoforte digitale
Il maestro Michele Notarangelo
Il maestro Michele Notarangelo, pianista e direttore d’orchestra mattinatese, ha appena finito di incidere un disco dal titolo “DigilPiano OperaOrchestra”, che uscirà a giorni e che verrà distribuito sulle maggiori piattaforme digitali mondiali con l’Etichetta Discografica PA74 Music International di Pavia di Alessandro Porcella.
Il maestro Notarangelo vanta al suo attivo un curriculum eccezionale: laureato in pianoforte sotto la guida del maestro Fabrizio Simonelli e in direzione d’orchestra con il maestro Umberto Cattini, allievo di Riccardo Muti, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, si perfeziona con pianisti e direttori di orchestra di fama internazionale quali, tra gli altri, Bruno Canino, Boris Petrushansky, Donato Renzetti, Piero Bellugi, Marco Boemi.
Ha diretto orchestre nazionali ed internazionali come: Orchestra Lirico-Sinfonica della Capitanata di Foggia; l’Orchestra Sinfonica “Mario Gusella” di Pescara e la prestigiosa Seoul Symphony Orchestra di Seoul in Corea del Sud.
In oltre venticinque anni di onorata carriera ha diretto diverse opere sia di repertorio come: La Bohème, Tosca di Giacomo Puccini, Il Trovatore, La Traviata di Giuseppe Verdi, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, Fedora diUmberto Giordano, sia opere poco eseguite come: Mala Vita e Il Re di Giordano, Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten.
Nel 2000 a Gravina di Puglia ha diretto il celebre tenore Luigi Alva ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini.
Di recente è stato maestro concertatore e direttore de Les Comtes d’Hoffmann di Jacques Hoffenbach presso il Teatro Nazionale di Seoul.
È direttore, concertatore e arrangiatore dell’ensemble “ I Solisti Appuli” da lui stesso fondato, vedendolo protagonista in concerti in Germania, Polonia, Brasile, Italia ed ha al suo attivo diverse ospitate televisive in RAI.
DigilPiano OperaOrchestra è una novità assoluta nel suo genere in quanto non esiste altro pianista al mondo ad eseguire un programma simile su un pianoforte digitale.
Grazie a questa soluzione e combinando i suoni d’Archi tra loro, il maestro Notarangelo è riuscito a riprodurre una vera e propria Orchestra d’archi in grado di far rivivere momenti indimenticabili con le pagine più belle dell’Opera Lirica italiana.
Il contenuto del CD prevede Preludi e Intermezzi musicali tratti dalle più belle pagine del Melodramma di autori come: Verdi, Puccini, Mascagni, Bellini, Giordano e Leoncavallo.
Col Pianoforte digitale si riesce a mettere il pubblico al cospetto di un’Orchestra vera in una fusione armonica ed empatica di suoni perfettamente distinguibili tra loro: melodie intramontabili in cui difficilmente è possibile distogliere l’attenzione, ma aiuta, sicuramente, ad evadere dalla routine quotidiana grazie alla incredibile atmosfera che il maestro Notarangelo riesce a creare.
L’ascolto della buona Musica riesce a trasmettere positività e a sensibilizzare gli animi in ognuno di noi, infatti è proprio questo il messaggio che si vuole lasciare al mondo intero.
“L’idea di questo progetto nasce dalla mia innata passione per l’Opera Lirica, genere che suono e dirigo da anni e dall’esigenza di proporre, attraverso un Pianoforte digitale, i suoni veri e reali di un’Orchestra d’archi, a mio avviso, soluzione molto innovativa che riesce a portare l’Opera laddove un Orchestra per ovvie ragioni di logistica, cachet, mancanza di fondi e location non può arrivare”.
Negli occhi del maestro Notarangelo si legge quanta sensibilità e passione possiede per l’Arte della Musica, trasmessagli “involontariamente” dal papà Francesco, il quale ebbe l’onore e il piacere di conoscere personalmente la divina Callas durante una recita de La Traviata di Giuseppe Verdi rappresentata al Teatro dell’Opera di Stoccarda.
“I tasti di un Pianoforte sonno 88, bianchi e neri, con i quali si riesce a poter suonare Musica infinita……”