Larghetto don Michele Ciccone

Manfredonia, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, ha assistito ad un fenomeno tutto particolare, che ha modificato notevolmente l’assetto della città, estendendola verso il Gargano: l’emigrazione di molti montanari, che si sono insediati nel quartiere che proprio da loro ha preso il nome di “Monticchio”, cioè “piccolo Monte Sant’Angelo”.

Come normalmente accade, la Chiesa, facendosi interprete delle esigenze spirituali, decise di creare una nuova parrocchia che, in un primo momento, ebbe la sua sede in due pianoterra in via C. Battisti sotto la guida del canonico don Lorenzo Cuccia e, successivamente, l’Arcivescovo Andrea Cesarano decise di costruire un complesso parrocchiale formato dalla casa canonica con annessi locali per le attività parrocchiali e dalla chiesa vera e propria.

Non poteva non essere intitolata che a San Michele Arcangelo, nei confronti del quale è superfluo sottolineare la devozione dei montanari. La prima pietra fu benedetta dal Cardinale Giuseppe Angelo Roncalli (Papa Giovanni XXIII) il 28 agosto del 1955. Come parroco venne, nel 1963, designato il mattinatese don Michele Ciccone.

Instancabile fu la sua opera, sia come prete e sia come promotore di iniziative tese a coinvolgere vecchi, giovani e bambini e, soprattutto, a curare l’integrazione del nuovo quartiere con la città. Non è il caso di ricordare le innumerevoli iniziative messe in campo da questo parroco.

A distanza di più di vent’anni dalla sua scomparsa, l’Amministrazione Comunale di Manfredonia ha voluto dargli un piccolo riconoscimento che serva di monito e come ricordo di quanto lui ha saputo fare per Monticchio e per Manfredonia, intitolandogli un luogo piccolo, ma a lui caro, la cui targa sarà scoperta martedì 23 luglio 2013, alle ore 19.00, a ridosso della Chiesa di San Michele, tra Via San Lorenzo e Via San Giovanni Bosco.