Il 90enne Antonio Piccininno al pub nella notte del suo compleanno

Un novantenne nel pub, che a mezzanotte viene festeggiato per il suo compleanno. E’ successo a Mattinata.

Antonio Piccininno, dopo essersi esibito con gli altri ìCantori di Carpinoî in Italia e all’estero, per la prima volta, e propria nella notte della sua festa, è venuto a cantare a Mattinata.

Atmosfera non da concerto, dato il luogo che poteva ospitare solo poche decine di persone, quelle che qui abitualmente apprezzano la birra e le ballate irlandesi, ma più da festino familiare, come quelli che si facevano una volta.

Con i sonetti d’amore Antonio Piccininno ha offerto ai privilegiati mattinatesi che assiepavano le panche del pub il meglio della tradizione carpinese. ìHèje cammenate lu munne a palme a palmeî: così ha cantato Piccininno, al ritmo delle sue nacchere e della chitarra battente e tamburello del gruppo dei ìCantori di Carpinoî, che lo hanno accompagnato in questo breve viaggio dal nord al sud del Gargano. E a proposito di ìcamminate per il mondoî, al giro di boa dei suoi novanta anni, ha ricordato, ìringraziando Iddioî, i suoi viaggi all’estero, dalla indimenticabile Gerusalemme, evocata con struggente intensità, alla moderna Berlino, dove pure ha potuto portare la cultura musicale della Puglia.

Ad accogliere il gruppo dei Carpinesi, non potevano mancare i locali protagonisti della musica popolare, i ìCantori di Mattinataî, che se non sono nonagenari come i colleghi carpinesi viaggiano comunque oltre i settanta. Luigi Ciliberti, a nome di Raffaele Silvestri e Domenico Guerra, ha preso il microfono e ha dato il saluto con il sonetto mattinatese ìmene vèche ripa ripe de lui mèreî.

Matteo e Maria Grazia, amanti di musica tradizionale, hanno ringraziato il ìmonumentoî Piccininno e per lui hanno preparato una torta degna della veneranda età del cantore festeggiato nella loro ìcasaî.