Il prefetto Michele di Bari insignito del titolo di “Gentiluomo di Sua Santità”
- 10 Ottobre 2024
La cerimonia alla presenza di Papa Francesco nel palazzo Apostolico
L’incontro in un’azienda zootecnica locale
Non solo mucca podolica. O meglio, accanto ad essa che è la razza autoctona della nostra terra, ci può essere spazio per la mucca di razza frisona. Così pensano i cinquanta allevatori, e tra di essi numerosi giovani, provenienti da tutto il Gargano e riuniti a Mattinata nell’azienda zootecnica di Pasquale Bitondi, che è una delle più importanti della zona per l’allevamento della frisona. L’occasione è stata la celebrazione del ìTerzo meeting della razza frisonaî, organizzato dall’Associazione provinciale allevatori (Apa) di Capitanata in collaborazione con l’Anafi (Associazione nazionale allevatori di razza frisona). Scopo ultimo di questa giornata mattinatese è quello di migliorare la competitività degli allevatori, sempre più numerosi, che hanno puntato sulla razza frisona, preferendola alla bruna alpina e alla podolica. La razza frisona, infatti, ìè la razza con l’estensione più grossa a livello nazionaleî -come ricorda il presidente provinciale dell’Apa e patron del meeting Matteo Totaro – proprio per essere la più generosa in termini di produzione di latte, oltre che naturalmente di una buona quantità di carneî. Allevatori, veterinari del servizio sanitario pubblico e cittadini interessati, dopo il saluto del sindaco Angelo Iannotta e dell’assessore Pasquale Bisceglia, hanno ascoltato le relazioni di Mauro Carra, responsabile dell’ufficio valutazioni dell’Anafi, il quale ha parlato delle modifiche dei metodi di valutazione morfo-funzionali e di Maurizio Marusi, responsabile Anafi del settore fecondazione artificiale. E sì, perchè, per ottenere i lusinghieri risultati di qualità e quantità di latte di questa razza, si ricorre alle più sofisticate tecniche di riproduzione artificiale. Ecco perchè uno degli argomenti trattati è stato proprio la verifica sull’andamento del programma di selezione. Ai partecipanti al meeting ha portato il suo contributo tecnico anche il conterraneo Pietro Salcuni, presidente del Centro incremento zootecnico, che dalla sede nazionale di Pisa è responsabile in materia di riproduzione artificiale dei tori di tutte le razze italiane.