Il ricordo di Don Peppino Prencipe, sacerdote di grande umanità
- 14 Ottobre 2024
Molto amato dalle comunità di Mattinata e dalla frazione di "Macchia", esempio di dedizione e impegno sociale
Il poeta mattinatese ha realizzato la sua nuova raccolta
Francesco Granatiero a Monte Sant’Angelo per interpretare e commentare la sua poesia. Il Centro di Promozione Culturale Terra dell’Arcangelo dedica una serata al poeta mattina tese. Domani 5 settembre alle ore 19 nella Sala conferenze del Centro di promozione culturale Terra dell’Arcangelo, in Corso Vittorio Emanuele, alla presenza di Francesco Granatiero si parlerà di Il dialetto che va oltre il confine.
A Monte Sant’Angelo si torna così a parlare di Granatiero. Non accadeva dal lontano 1994, anno in cui veniva tributato alla sua poesia un convegno organizzato dalla Comunità Montana del Gargano, che vedeva la partecipazione dell’illustre critico torinese Giovanni Tesio. Dopo il saluto di Michele Picaro, Presidente del sodalizio culturale Terra dell’Arcangelo e la presentazione di Antonio Rinaldi, ci sarà l’intervento del poeta Granatiero.
In occasione dell’uscita del nuovo libro in dialetto di Monte Sant’Angelo – Mattinata, Passète – Usta / Passato (Interlinea, Novara), Granatiero interpreta e commenta il meglio della sua poesia. L’ultima sua fatica letteraria è stata pubblicata nella prestigiosa collana Lyra di Interlinea (Novara). In essa, tra classici e Nobel, figura oggi il nome del poeta Francesco Granatiero, con un’opera in un dialetto, quello di Monte Sant’Angelo – Mattinata, che non è scritto per i garganici, o non solo, ma per gli italiani, i quali vi pervengono attraverso la fedele e dignitosa versione in lingua posta in calce. Granatiero è infatti ben lontano dall’oleografia dialettale di tanti autori locali, precisa Antonio Rinaldi, nato a Monte Sant’Angelo, ma medico otorinolaringoiatra da molti anni a Como, anche se il suo dialetto, utilizzato per un deciso affondo nei grandi temi della vita e della morte, finisce per conquistare tanto lo scaltrito lettore dal gusto sofisticato, quanto il semplice parlante pugliese che alla sua poesia si accosta cercandovi l’anima della propria terra.
Francesco Granatiero, in cui la vena creativa si congiunge a un’indagine sapiente del dialetto, un’indagine che a livello scientifico ha avuto esiti assai autorevoli, come ha recentemente evidenziato il critico dell’Ateneo foggiano Domenico Cofano è ormai una delle voci più convincenti della poesia dialettale del Novecento.