Collezione dello speziale. Si pensa a una fondazione

Se riuscisse a concretizzare quanto si propone – stiamo parlando del nuovo sindaco Roberto Principe – circa l’idea di trasformare Mattinata in capitale non solo turistica ma anche culturale – e su questo versante qualcosa “da dire” il paese ce l’ha, e pure di un certo spessore, dall’alto delle due collezione Sansone e Basso – passerebbe alla storia. Perché? Perché significherebbe riuscire laddove non è mai riuscito nessuno finora, anche a causa di problemi di non facile soluzione. Tanto è vero che su tale versante in decenni sono stati scritti fiumi di parole e fantasticate un sacco di cose, senza arrivare però mai a nulla di concreto.

Adesso invece pare che qualcosa si stia muovendo, anche se si è ancora a livello embrionale, intenzionale: la nuova amministrazione (Pd e dintorni) ha annunciato di voler percorrere fino in fondo la strada della creazione di una fondazione museale, raccogliendo il meglio di collezioni private esistenti, vedi Basso e Sansone, catalogarlo, in modo tale da esporlo poi in una unica sede (esiste già ed è quella del museo civico di via Di Vittorio) allo scopo così di creare un polo culturale di eccellente attrazione per gli amanti dell’arte. Idea, che se praticata, potrebbe veramente costituire un fiore all’occhiello per l’abitato, dare lustro ad un paesino di sei mila abitanti che “campa” sul turismo e sull’agricoltura.

Idea, che oltre ad un inevitabile ritorno in termini di immagine, una volta avviata, potrebbe tra l’altro innescare circuiti virtuosi, generando riflessi positivi anche e soprattutto in ambiti economici ed occupazionali. Solo la collezione Sansone, per esempio, costituisce da sola un polo di attrazione di livello mondiale e vale, come suol dirsi “il prezzo del biglietto”. Vedremo nei prossimi giorni. Intanto però a breve a Palazzo Barretta, sede municipale, sarà costituito un tavolo tecnico per dare il là alla idea Fondazione, allo scopo di rendere fruibile tutto il patrimonio storico e archeologico di Mattinata.