Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Dal 7 al 13 agosto nei locali di Palazzo Mantuano
Parte domani e si protrarrà sino al 13 Agosto nella risorta e suggestiva biblioteca comunale di Palazzo Mantuano, una personale fotografica di Francesco Margarita dal titolo Antologia 2.
Un’antologia di 50 immagini bianco & nero ed a colori, per raccontare il percorso artistico di oltre trenta anni di un fotografo, poco pubblicizzato, di origine chiaramente mattinatese (il padre era nostro concittadino) che ha fatto della sua spiccata predisposizione verso la fotografia un modo di essere.
Francesco Margarita, nato nel 1953 a Grumo Nevano (NA) da famiglia mattinatese, bancario di professione, autodidatta con personalità poliedrica, con canoni fotografici tendenti a dare grande importanza alle trovate bizzarre, alle metafore ardite, una grandissima ingegnosità ed inventiva, per meravigliare e impressionare. Tutto ciò negli anni lo ha reso unico nella difficile categoria del fotomontaggio. Si è sempre sottratto, per scelta personale, dal circuito della fotografia proficua sostenendo che per lui, la fotografia, è come ìun albero di frutti che va coltivato con passione ed amore, e gli esiti, in seguito, fatti assaggiare a chi ne vuol conoscere il sapore”.
Questa personale è patrocinata dalla Pro-Loco mattinatese, dal Comune di Mattinata e dalla F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) ed è soprattutto frutto della scrupolosa cura ed impegno di Antonia Santamaria e Celestino Furii, che hanno il merito di far conoscere il lavoro di un fotografo confidenziale finora conosciuto, nel suo paese d’adozione, solo dagli amici più cari.
A differenza di tante altre mostre, questa, ha il grande merito di essere stata preparata esclusivamente con delle fotocamera digitali compatte, e le immagini scaturite sono molto eleganti con ottima tecnica compositiva e con significati spesso profondi che si rifanno alla metafora della vita. Una particolarità è che non ha fatto volutamente uso di titoli e didascalie per le sue opere, per dare modo a chi osserva di essere più libero di entrare nella storia della fotografia e di darne la propria interpretazione.
Con la maturità Francesco Margarita si è riavvicinato alla fotografia bianco & nero, ed è sua opinione che la potenza espressiva del monocromatico riesce a penetrare con forza dirompente nell’animo umano procurando stati d’animo impareggiabili. Una bella immagine, sostiene, è come una poesia d’amore scritta alla natura, per leggerla non basta conoscere ìl’alfabeto” bisogna conoscere la tecnica della prospettiva, il linguaggio dei colori, la geometria del taglio, la percettibilità della luce, e possedere la creatività della composizione. Per comprendere il significato di un’immagine bisogna principalmente capire se stessi.