Anna Giulia Quitadamo: ”Sindaco hai sfasciato la maggioranza voluta dagli elettori. Adesso dimettiti’

”Del mio ruolo posso esserne fiera, perché mi sono prodigata per il bene del paese”

Lo scorso 19 settembre rassegnavo le dimissioni dalla carica di Assessore. Sono oggi convinta più che mai della mia scelta, anche alla luce del comunicato del Sindaco. Egli non ha fatto altro che gettare fango sulla mia persona. Da parte sua invece silenzio assordante sulla mancanza di trasparenza e di collegialità nelle decisioni di giunta da me lamentate. All’indomani delle scorse elezioni, nelle quali sono risultata la prima degli eletti, sentivo in quella fiducia dei mattinatesi la grande responsabilità a cui ero chiamata. Iniziavo da subito, con entusiasmo, il mio operato come Assessore ai lavori pubblici,  coinvolgendo tutti i tecnici di Mattinata al fine di predisporre un progetto di arredo urbano per utilizzare le risorse di 180 mila euro (presenti nelle casse comunali dalla ex amministrazione Iannotta). Progetto che aveva come unico obiettivo quello di rendere il nostro paese degno di essere un paese turistico. Intraprendevo nell’immediatezza del mandato i rapporti con il Consorzio di Bonifica, al fine di predisporre un progetto di piste ciclabili con cui collegare il paese alla piana, progetto consegnato all’Ufficio dei Lavori pubblici. Iniziative queste, ed altre, tutte vissute con fastidio dal Sindaco poiché coinvolgevo i gruppi politici e tante persone della nostra comunità. La mia iniziativa c’era ed era propositiva, al contrario delle risposte amministrative che erano lente. Tanto che con nota del 9/3/2015 imponevo al responsabile dei Lavori Pubblici Mimmo Trotta (tecnico di fiducia del sindaco) una serie di obiettivi di risultato (fogna nella piana, sistemazione della viabilità nella piana e progetto di arredo urbano) vista l’imminenza della stagione estiva. Il risultato è stato quello della revoca della mia delega ai lavori pubblici e la elargizione del massimo della indennità per l’anno 2015 all’ing. Trotta da parte del sindaco.

Il coraggio di affrontare il Sindaco non mi è mai mancato, era lui che mi evitava, perché gli ho sempre espresso il mio malumore per tutte quelle decisioni che peccavano di coinvolgimento…Approfittava della mia assenza per approvarle! Per la scuola, il Sindaco mi accusa che non ho avuto alcuno “slancio”: lui dimentica che io ho fatto predisporre due progetti per le scuole, a costo zero, uno per le scuole medie, pari a circa 850 mila euro per abbattimento e rifacimento di un’ala e l’altro di 1 milione di euro per la messa in sicurezza delle scuole elementari. Tutti e due i progetti sono stati approvati e finanziati! 

Alle associazioni non è certo mancato il mio contributo: diverse le associazioni che hanno avuto in uso i locali comunali, con risparmio dei costi di affitto.  Come Assessore al Bilancio non è di certo mancato in nessun modo il mio impegno, forse è mancato un programma politico amministrativo condiviso da poter attuare. E la diffida da parte della prefettura, non è certo da attribuire alla mia assenza in Consiglio (motivata dalla nascita di mio figlio), visto che la maggioranza era oramai in frantumi. 

E voglio finirla qui. Del mio ruolo posso esserne fiera, perché mi sono prodigata per il bene del paese, senza interessi personali, insieme al mio gruppo politico che mi ha fortemente sostenuta, e che di certo non ci siamo mai nascosti. Da non sottacere, che il mio gruppo politico era anche il gruppo politico del Sindaco, che lo ha voluto come candidato a primo cittadino, ma che il Sindaco, una volta eletto, ha cercato da subito di mettere da parte. La politica è fatta di dialogo, di confronto nelle decisioni e non di chiusura!

Per finire. Come mai il Sindaco, se la prende così tanto? Ha sempre millantato che noi assessori potevamo anche dimetterci tanto aveva l’appoggio del PD… Mi chiedo: ma non era lui tra i “fautori” della caduta della scorsa amministrazione? E, oggi, dichiara che la sua amministrazione ne è la continuazione…

Almeno una volta il Sindaco dovrebbe fare un po’ di autocritica e ammettere di aver distrutto, con il suoi comportamenti, il grande consenso avuto dai cittadini. 

Adesso, gli rimane una sola cosa da fare: accettare la realtà che la maggioranza voluta dagli elettori non c’è più e dimettersi!

Il Consigliere Comunale
Avv. Anna Giulia Quitadamo
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