Un “parco letterario” per San Michele

La Comunità Montana ha chiesto udienza al Papa per istituirlo

Il presidente della Comunità montana del Gargano, Nicola Pinto, e l’assessore alla Cultura, Giuseppe Maratea, hanno chiesto al segretario di Stato del Vaticano di farsi da tramite perchè possa essere accolta la loro richiesta di un’udienza privata con Papa Benedetto XVI. ´Gli amministratori dell’ente montano garganico” si legge nella nota inviata a Sodano ´un promontorio nella cui vicenda millenaria sono scritte pagine luminose della storia della Fede e della Chiesa, si rivolgono a lei, interpretando anche i voti del sindaco di Monte Sant’Angelo, dei frati dell’ordine dei Pulsanesi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e dei padri della Congregazione di San Michele Arcangelo, custodi del santuario di San Michele, e della confraternita omonina, per chiedere, suo tramite, un’udienza privata con sua santità Benedetto XVI“.

Al Papa, i due amministratori illustrerebbero il progetto della Comunità montana di istituire, d’intesa con la Fondazione Ippolito Nievo, un Parco letterario dedicato a San Michele Arcangelo, apparso, per ben tre volte (nel 490, 492 e 493) in una grotta celata fra le scoscese balze carsiche del Gargano. ´Proprio sul luogo dell’Apparizione sorsero il santuario e la basilica dedicati all’Arcangelo Michele, da sempre” ricordono Maratea e Pinto ´tappe fondamentali del lungo viaggio dei pellegrini verso la Terra Santa e tuttora destinatari della visita di centinaia di fedeli ogni anno“. Lo stesso Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso della sua visita, nel 1987, pronunciò, in quella che è la Grotta del prodigio, una ´celebre allocuzione con la quale ribadì la presenza operante del Male nel mondo e la necessità dei cristiani di impegnarsi a combattere per rendere vane le mire“.

L’idea di istituire sul Gargano un Parco letterario, intitolato a San Michele Arcangelo, nasce dal convincimento che la sua nascita possa contribuire ´in modo rilevante non solo a valorizzare il nostro territorio, con positive ricadute sulle possibilità di lavoro dei nostri concittadini ed in particolare dei giovani, ma anche a rafforzare le caratteristiche spirituali e devozionali che la visita al Gargano (noto nel Medio Evo come monte dell’Angelo) deve continuare a possedere, specie in tempi di crescente secolarizzazione e smarrimento di valori autentici“.

I Parchi letterari nascono alla fine degli anni Ottanta da un’idea dello scrittore Stanislao Nievo, pronipote di Ippolito, autore di Le Confessioni di un italiano. Come simbolo è stato scelto un albero a nove foglie, una per ogni Musa. In ogni Parco letterario il visitatore potrà trovare un centro di accoglienza chiamato Locanda della Sapienza, itinerari simbolici e particolari chiamati Viaggi Sentimentali e percorsi studiati per le scuole chiamati Sentieri del Duemila. C’è poi la Nave del tempo un’area espositiva con lo scopo di portare nei lidi stranieri la conoscenza di qualche angolo del vasto patrimonio straniero ancora sconosciuto.

I Parchi letterari spesso si fanno promotori di eventi culturali e ospitano convegni, spettacoli, mostre, concorsi, premi letterari, pubblicazioni e visite per le scuole. Non mancano piccoli mercati di prodotti tipici, per di più artigianali, come ceramiche, metalli, tessuti. Il primo dei Parchi letterari realizzati dalla Fondazione Ippolito Nievo ad inaugurare la lunga serie è stato quello dedicato a Ippolito Nievo, nel 1992, che comprende vari Comuni nelle Province di Udine, Pordenone, e Venezia. E poi, seguono a ruota, Isabella Morra in Basilicata, Cesare Pavese in Piemonte, Grazia Deledda in Sardegna, Eugenio Montale in Liguria, Gabriele D’Annunzio in Abruzzo, Alessandro Verri a Roma, Omero in Agro Pontino, Carlo Levi in Basilicata, Giovanni Verga in Sicilia, Gian Battista Vico in Campania e ancora tanti altri.

´Anche il Parco letterario che sta per nascere sul Gargano” spiega Maratea ´promuoverà una serie di iniziative in grado di formare attività conseguenti capaci di stimolare e sviluppare la partecipazione sia di istituzioni che di privati nel recupero del ricordo dei letterati. Inoltre, ampio spazio sarà dedicato al mercato del turismo culturale con il chiaro obiettivo di creare, sostenere ed implementare la vendita dei servizi offerti all’interno del futuro Parco letterario dell’Arcangelo“.

Francesco Mastropaolo
tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno
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