“Una conquista fuori menù” di Felicia Kingsley: il romanzo più gustoso dell’anno
- 12 Dicembre 2024
Un’altra irresistibile storia romantica, divertente e piena di emozioni dell’autrice più letta in Italia
Ennesima disastrosa direzione di gara all’Agnuli: è davvero troppo!
U.S. MATINUM†††1
BOVINO†††††††††††††3
Esce vittorioso il Bovino dall’Agnuli di Mattinata, complice, oltre la bravura e la tecnica dell’undici bovinese, l’ennesimo arbitraggio contestato (e contestabile) dal numeroso pubblico accorso sugli spalti. Tanti gli episodi che hanno visto l’incerto De Ceglia di Molfetta fischiare in modo troppo approssimativo, sempre lontano dal gioco e davvero poco mobile, incapace di sedare gli animi più volte, costringendo entrambe le tifoserie a ribattergli ogni giudizio. Alla fine però a farne le spese maggiori sono stati i locali, con ben 6 ammoniti e due espulsi, al cospetto di un tabellino avversario senza macchia.
Davvero troppo anche per la dirigenza, che non le ha certo mandate a dire al direttore di gara. E dopo il triplice fischio la rabbia dei tifosi rossoneri si è scatenata davanti ai cancelli d’ingresso, forse con qualche esagerazione di troppo.
Il Mattinata deve fare i conti con l’assenza di Antonio Gentile e si presenta ai nastri di partenza con un centrocampo del tutto inedito: il forfait costringe mister Zerulo a vestire la casacca dall’inizio e ad affiancarsi a Falcone, schierato nell’insolita posizione di centrale. La scelta sembra proprio forzata in quanto in panchina siedono due centrocampisti centrali di ruolo, Castriotta e Francesco Gentile, che forse lamentano qualche acciacco. Rinaldi e Fischetti le due ali, mentre La Torre e Colaianni sono schierati in attacco. A prendere il posto di Falcone in difesa, affiancato da Ciavarella, è il rientrante Granatiero, che sinora non si è mai visto a centro. Le fasce sono affidate a Latino e Mondelli.
Il Mattinata parte forte e l’inizio dice bene ai padroni di casa, passati in vantaggio già al 6′ con Rinaldi, abile a sfruttare un prezioso appoggio a centro del solito Giuseppe La Torre.
I bovinesi però non si perdono d’animo e dopo soli 5 minuti riescono a raddrizzare le sorti della gara con De Chiara, che aggancia bene un’ottima palla servita dalla trequarti e con freddezza fa fuori portiere e difensore prima di insaccare nell’angolino basso alla destra di Vitulano.
Il predominio del Bovino, terza forza del campionato, è netto nelle fasi iniziali, con giocate di prima e scambi in velocità, senza però riuscire quasi mai a rendersi pericoloso sottoporta, dove Vitulano si dimostra sempre attento e concentrato. Il gioco in ogni caso è continuamente interrotto dall’arbitro, che mai riesce ad accontentare alcuno per un fischio.
Al 15′ gli ospiti ottengono una pericolosa punizione dal limite, ma Colella centra la barrierra e l’azione sfuma. Al 18′ l’arbitro dà il via alla sfilata dei cartellini che, come detto, sono tutti riservati ai padroni di casa. E’ Falcone il primo ad essere punito col giallo, reo di comportamento irriguardoso proprio nei confronti del direttore di gara.
Poco dopo La Torre e Zelano hanno qualcosa da dirsi a seguito di un entrata dura del rossonero. Il difensore bovinese approfitta della (costante) lontananza dell’arbitro e, sotto gli occhi dei tifosi, si lascia cadere a terra tramortito, fingendosi colpito. Il pubblico inveisce sonoramente, beccandolo poi per il resto della gara, aiutando l’arbitro, che non aveva visto, nella decisione. La gara si fa nervosa, ma il gioco è piacevole, soprattutto per merito del Bovino, che si fa apprezzare per giocate di fino e tutte in velocità, con Colella e De Chiara che sembrano di altra categoria, riuscendo più; d’una volta ad impacciare la retroguardia rossonera.
Al 18′ mister Zerulo, da qualche minuto zoppicante, deve arrendersi e al suo posto inserisce Francesco Bisceglia. Al 20′ Vitulano si salva dopo l’ennesima triangolazione vincente tra Colella e De Chiara. Ma il sorpasso è nell’aria e al 28′ gli ospiti partono in più che sospetto fuorigioco (almeno tre metri), ma l’arbitro fa cenno che si può proseguire e sugli sviluppi Falcone e Vitulano, nel tentativo di contrastare e vanificare l’azione avversaria, commettono un inutile fallo su De Chiara: per l’arbitro è rigore, che capitan Tesfini realizza, facendo disperare l’estremo difensore locale che aveva indovinato l’angolo.
I rossoneri non si disperano e cercano subito l’aggancio, ma sono poco incisivi. Al 33′ Rinaldi colpisce di testa da buona posizione, ma il portiere riesce a bloccare seppur con difficoltà. Sulla ribattuta li ospiti partono in contropiede, ma l’arbitro blocca sul nascere l’azione per fuorigioco, vivacemente contestato (inspiegabilmente) dai bovinesi. Due minuti più tardi ancora un’ammonizione: Latino entra duro e l’arbitro non ci pensa due volte a sventolargli il cartellino giallo.
Al 40′ un errato disimpegno di Granatiero, impacciato e mai a suo agio nell’insolita posizione centrale, libera tre avversari in area che costringono l’ottimo Vitulano prima al miracolo su un tiro ravvicinato, poi a capitolare sulla ribattuta, sul forte tiro dall’altezza del dischetto di Lannunziata, tra l’altro deviato.
Zerulo cerca di strigliare i suoi, ma quel che se ne ottiene è un ammonizione per La Torre (ma non una più giusta per la reazione dell’avversario) e un tiro deviato in angolo dello stesso attaccante rossonero, autore di un primo tempo senza risparmio.
Quando l’arbitro fischia per segnalare i due minuti di recupero, lo sconforto in casa rossonera aumenta a dismisura: a seguito di un normale contrasto di gioco Ciavarella viene impacchettato dall’arbitro per la doccia anticipata: la somma di ammonizioni lo costringe al mesto abbandono del terreno di gioco, tra i fischi del pubblico, tutti all’indirizzo dell’arbitro. Ma a poco serve: la speranza (non solo di rimontare la gara, ma anche di avere una direzione quanto meno credibile) cede il posto alla rassegnazione.
Davvero difficile recuperare due gol in dieci uomini contro un avversario così ben organizzato e sempre in palla. Ma i rossoneri ci provano nella seconda frazione, magari rischiando di prenderne altri, ma con la convinzione e speranza di riuscire a riaprire con un gol immediato la partita. A dar manforte in difesa ora torna Falcone, che riprende la sua posizione di centrale difensivo e riorganizza il reparto. Al 3′ La Torre parte in contropiede solitario e quando si trova davanti al portiere questi riesce, restando fermo e in piedi, a chiudergli lo specchio e a farsi tirare addosso. Un minuto più tardi è Rinaldi a farsi parare un colpo di testa da ottima posizione, esaltando il portiere bovinese, sin qui abbastanza incerto. Ancora uno scontro a centrocampo e ancora un giallo straziante per i rossoneri: stavolta tocca a Francesco Gentile.
Siamo al 20′ e incessante continua il predominio dei rossoneri, le cui azioni di gioco sono interrotte solo dai fischi dell’arbitro. Al 21′ quando tutti si aspettano il primo giallo per gli ospiti, l’arbitro non si smentisce e accorda solo la punizione dal limite ai padroni di casa: batte un nervosissimo La Torre e spara alto.
Zerulo decide per la seconda sostituzione e mette in campo l’acclamato (dal pubblico) Ciociola, nel tentativo di scardinare la difesa avversaria, che sembra cedere il passo alla stanchezza. Per fargli spazio preferisce spostare Colaianni a centrocampo sacrificando Fischetti, forse apparsogli più stanco. Un minuto più tardi anche il Bovino cambia: fuori Lannunziata e dentro Gaggiano.
Al 23′ è Falcone, tra i migliori, che si libera al tiro, ma il portiere è attento e para. Un minuto dopo è Ciociola che fa sponda e serve La Torre, che però non sfrutta adeguatamente. Al 26′ esce il mobilissimo Masucci ed entra Caputo per il Bovino. Al 28′ Ciociola si ritrova tra i piedi una palla davvero invitante, ma svirgola davanti al portiere.
La svolta potrebbe esserci al 30′ quando Rinaldi viene atterrato in area da un difensore avversario, ma l’intervento è corretto e sulla palla. L’arbitro dà ancora una volta prova della sua incapacità ed indica convinto e frettoloso il dischetto tra le ire bovinesi. Sul dischetto si porta un nervosissimo La Torre (che aveva appena finito di litigare verbalmente con qualcuno tra il pubblico) che sceglie di tirare nello stesso angolo in cui il portiere avversario ha deciso di tuffarsi, facendogli trovare tra le braccia una palla debole e poco angolata. Lo scoramento tra giocatori e tifosi rossoneri ormai è totale e il Bovino ne approfitta con una serie di contropiedi ficcanti e solo la bravura di Vitulano evita altre segnature.
Al 36′ Zerulo inserisce Castriotta e richiama La Torre, che se la prende col pubblico e continua a cincischiare anche durante e dopo l’uscita dal campo. Al 37′ sul taccuino dei cattivi finisce anche Ciociola, reo di uno fallo troppo vistoso proprio davanti all’arbitro. Poi lo stesso attaccante sciupa malamente l’ennesima occasione tutto solo davanti al portiere ospite. Ormai è un continuo alternarsi di azioni e il Bovino sciupa malamente almeno tre ghiotte palle con Colella, il migliore dei suoi, e De chiara.
Poi anzitempo finisce sotto la doccia anche il difensore rossonero Mondelli, reo forse di aver esposto troppo crudelmente la sua verità all’arbitro circa la torbida e deprimente direzione di gara.
A fine partita qualche tumulto all’uscita ha visto prevalere, tra le invettive rivolte all’arbitro, l’inconsulta reazione e provocazione di qualche giocatore rossonero e dello stesso allenatore, che forse troppo frettolosamente ha additato il pubblico locale quale colpevole ìunicoî della sconfitta. Non ci sembra di aver carpito però consistenti attacchi ai propri beniamini da parte dei tifosi durante la gara, per cui il ritorno alla calma e alla sensatezza è più che un auspicio.
Il pubblico rossonero, cui forse difetta solo la costanza nel seguire ed incitare la propria squadra, si è sempre dimostrato vicino ai giocatori e alla società, da sempre è sempre stato un punto di forza e di stimolo, in particolar modo (ma forse è più giusto di solo) all’Agnuli. In ogni caso le critiche dovrebbero servire da sprone, specie se giungono da chi difende gli stessi colori, soprattutto nei momenti difficili, giammai per fornire motivo di reazioni e attacchi quantomeno ingiustificati. E sembra pura demagogia tirar fuori (troppo spesso!) motivazioni di rancore verso il mancato utilizzo (sia esso totale o parziale) di giocatori mattinatesi: la realtà è questa e ognuno la difende!
Ci si augura un imminente intervento chiarificatore da parte della società, onde evitare di allontanare oltremodo le presenze sugli spalti, che comunque sono sembrate in crescita nelle ultime gare casalinghe. Ma soprattutto che la società si faccia sentire nelle sedi opportune per evitare ìarbitraggi scandalosiî come gli ultimi visti all’Agnuli. Non si può discutere la supremazia tecnica del Bovino, ma quella inutile e troppo protagonista del direttore di gara sì, è un obbligo…!
U.S. MATINUM: Vitulano, Latino, Mondelli, Falcone, Ciavarella, Granatiero, Rinaldi, Zerulo (18′ F. Bisceglia), Colaianni, La Torre (36′ Castriotta), Fischetti (65′ Ciociola). Allenatore: Nunzio Zerulo.
BOVINO: Di Biase, Bruno, Scarabino, Feninno, Zelano, Tesfini, Chiappinelli, Masucci (71′ Caputo), Lannunziata (66′ Gaggiano), Colella, De Chiara.
Arbitro: De Ceglia di Molfetta.
Reti: Rinaldi (6′ pt), De Chiara (11′ pt), Tesfini (29′ pt rigore), Lannunziata (40′ pt.).
Ammoniti: Falcone (M), Latino (M), La Torre, Ciavarella (M), Gentile F. (M), Ciociola (M)
Espulsi: Ciavarella (doppia ammoniz.), Mondelli (attegg. irriguardoso).