Addio al professore Michele Prencipe: un educatore straordinario che ha segnato generazioni
- 25 Gennaio 2025
E' stato anche una figura centrale nel panorama sportivo locale, ricoprendo anche i ruoli di allenatore e dirigente dell’US Matinum
Stasera a Monte Sant’Angelo il Teatro Pubblico Pugliese presenta Umberto Binetti
Si parla il linguaggio del teatro civile, interprete della denuncia sociale di fenomeni nascosti che l’arte punta a portare all’attenzione del grande pubblico.
Questo grande impegno, che FestambienteSud ha voluto assumere per il 2007, lanciando la prima edizione del Festival di Teatro Civile, trova conferma nell’anteprima al festival, che si terrà il 24 luglio, a Monte Sant’Angelo, di Zaccaria Gallo, portato in scena da Umberto Binetti che ne cura anche la regia.
Il Binetti attore, sociologo prestato al teatro da oltre trent’anni, si dedica al sociale e al teatro di ricerca, realizzando stage di formazione teatrale e regie in tutta Italia.
Impegnato attivamente sulle tematiche della integrazione multietnica individua nel testo poetico dell’autore il codice su cui costruire la messa in scena di Un padre passaporto.
L’opera si arricchisce di un contributo musicale che connota e supporta il testo.
Sul palco i musicisti Daniele Abbinante, Andrea Gallo, Vittorio Gallo, Stefania Ladisa, Adolfo La Volpe interpreti delle musiche .
Da anni impegnati in progetti di ricerca musicale ed etnica, si uniscono al progetto di Un padre passaporto divenendone, nel lavoro di creazione, assoluti co protagonisti con la realizzazione di musiche inedite che rappresenteranno uno degli elementi fondamentali nel compimento finale dell’opera artistica.
FestambienteSud aprirà ufficialmente il programma del Festival di Teatro civile con l’anteprima nazionale Ultra di Edgarluve, alle ore 21 del 25 luglio presso il chiostro delle clarisse di Monte Sant’Angelo (FG), a cui seguirà La Pecora Nera di Ascanio Celestini, stessa location, alle ore 22.30.
Un accenno particolare lo merita anche Il Triangolo degli Schiavi, di Ulderico Pesce, che debutta per il centro sud a FestambienteSud.
Un’analisi puntuale della condizione dei nuovi schiavi, che ha anticipato cronologicamente certa stampa che ha riportato all’attenzione generale il problema del caporalato nel Sud.
Ringrazio Medici senza Frontiera e il gruppo musicale Tetes de Bois per l’opportunità che mi hanno offerto a settembre 2006, prima che scoppiasse il caso dei lavoratori clandestini grazie all’Espresso, la possibilità di passare un po’ di tempo con gli immigrati che d’estate affollano i campi di pomodoro in Puglia dove più volte sono tornato si legge nelle note di regia di Pesce, che continua E’ stata una delle esperienze più importanti della mia vita, ho assistito a scene terribili, non avevo mai visto maltrattare in quel modo uomini, donne e bambini. Non avevo mai visto vivere 30 persone in una baracca di 30 metri quadrati senza acqua, senza elettricità e senza gas.
Un’esperienza che, mediata e pertanto amplificata dalla membrana del palcoscenico, non mancherà di segnare e coinvolgere il pubblico del sud, da sempre attento alle tematiche del sociale.