Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Da Bologna per cogliere olive e farsi l’olio da se!
I bolognesi Pietro Vecchi, Laura Novelli, Davide Torsello, Guia Santoli sono un gruppo di amici. Hanno tutti la passione dell’olio. E frequentando un corso di assaggiatori di olio hanno conosciuto un compagno di corso, Vincenzo Di Mauro, che è responsabile del frantoio di Francesco Pignataro, a Mattinata. E’ nata così l’idea di passare un week-end sul Gargano all’insegna del ´turismo delle olive e dell’olio’.
I bolognesi si dicono entusiasti dell’esperienza vacanziera novembrina: ‘Ci è stata data la possibilità di raccogliere le olive affiancati da un raccoglitore esperto, Nicola, che ci ha insegnato ad usare le lunghe scale per raggiungere le cime degli alberi, i bastoni e i rastrelli. Trovarsi in cima ad un albero a dieci metri di altezza‘ continuano entusiastici ‘è come stare in vetta a una montagna godendo di un panorama infinito, dove il verde e l’argento delle foglie di ulivo si uniscono all’azzurro intenso di un mare meraviglioso‘.
Il racconto entra nei particolari, raffrontando la ´vita beata‘ di questi giorni con quella più movimentata della città. ´Il suono dei bastoni e della caduta delle olive, le voci delle persone e dei ragazzi che si aiutano unite a quelle delle nostre chiacchiere in cima ad un albero ci allontanavano sempre di più dai rumori a volte assordanti delle nostre città. Il nostro amico e maestro Nicola con un semplice gesto riusciva a tenere tra le sue mani una scala lunghissima. Spiegandoci la tecnica, ci diceva che le cose in equilibrio non pesano…‘.
Anche il risultato in termini quantitativi di questa fatica inusuale è stato apprezzabile e così, soddisfatti, ricordano che ´alla fine della mattina abbiamo raccolto 240 chili di olive: la nostra soddisfazione era già grande ma le aspettative maggiori erano per la spremitura al frantoio‘.
Infatti, spiegano ancora gli insoliti turisti, ´il giorno successivo abbiamo atteso trepidanti il nostro turno in frantoio: alle undici in punto le nostre olive venivano sfogliate, lavate, schiacciate, ridotte ad una pasta sempre più omogenea e infine centrifugate per ottenere l’olio. Vedere uscire dal bocchettone il nostro olio è stata una grande festa, le ragazzine erano entusiaste e noi pieni di soddisfazione‘.
Non poteva mancare l’ospitalità a tavola con il pancotto e i formaggi locali, gustati nel frantoio insieme con tutti di dipendenti. Insomma per i turisti bolognesi ‘assistere all’intero ciclo di produzione dell’olio è stato molto interessante da un punto di vista tecnico ed entusiasmante dal punto di vista emotivo: poter partecipare a tutto questo è stato come un rito magico che ci ha unito al nostro passato e alle tradizioni della nostra terra. Il nostro olio, raccolto tra amici e persone care, sarà sicuramente il migliore, ogni volta che lo useremo in un sugo o su una foglia di insalata ci ricorderemo di questa esperienza fantastica che suggeriamo a tutti di provare‘.