Aeroporto di Foggia Gino Lisa: gli orari invernali 2024-2025 dei voli
- 26 Settembre 2024
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Numerosi casi anche a Mattinata: i truffatori si fingono figli e chiedono soldi per pagare bollette o altre spese per scuola, lavoro o emergenze
Negli ultimi tempi si sta diffondendo una nuova truffa che corre su WhatsApp e SMS. Il fenomeno, già segnalato in altre parti d’Italia, sta ora prendendo piede anche a Mattinata, dove diverse persone sono state colpite nelle ultime settimane. Si tratta della cosiddetta truffa del “telefono smarrito”, in cui i malintenzionati si spacciano per figli o altri parenti stretti per ingannare le vittime e ottenere denaro.
Come funziona la truffa
La truffa inizia con un messaggio che potrebbe sembrare innocuo: “Ciao papà, ho perso il telefono. Questo è il mio nuovo numero”. I truffatori fingono di essere un figlio che ha perso il proprio telefono e la SIM, spiegando la necessità di utilizzare un nuovo numero di contatto. A quel punto invitano il genitore a rispondere tramite WhatsApp sul presunto nuovo numero.
Inizialmente, la conversazione appare normale e plausibile. Tuttavia, dopo alcuni scambi di messaggi, il finto figlio introduce una richiesta economica: il pagamento di una bolletta urgente, soldi per acquistare materiale scolastico o di lavoro, o ancora una ricarica su una carta prepagata. Spesso la scusa utilizzata è un problema con l’app della banca, che impedirebbe il pagamento autonomo, o la necessità di un bonifico istantaneo per evitare ritardi o sanzioni.
Cosa succede alle vittime
Il tentativo di truffa non si concretizza finché la vittima non invia denaro. A volte, le richieste sono di piccola entità, come la ricarica di una carta prepagata, mentre in altri casi si tratta di somme più consistenti, giustificate con l’acquisto di un computer o altri beni necessari per lo studio o il lavoro. I truffatori, per rendere tutto più credibile, possono anche fornire un IBAN e chiedere che il denaro venga inviato con un bonifico istantaneo, che non può essere revocato, riducendo così il rischio di ripensamento da parte della vittima.
Come difendersi
Le forze dell’ordine consigliano vivamente di non rispondere mai a questo tipo di messaggi. Se ci si trova a rispondere per errore, è fondamentale non cedere alle richieste di denaro o informazioni personali. È importante cancellare la conversazione e, se il numero è stato salvato, rimuoverlo dalla rubrica del telefono.
La truffa appare pericolosa proprio perché inizialmente non comporta richieste di denaro né dati sensibili. Il tono del messaggio è rassicurante e sembra un semplice avviso di cambio numero, qualcosa di assolutamente comune per chiunque abbia figli o conoscenti. Tuttavia, è nel secondo step che il raggiro diventa evidente: il truffatore introduce una richiesta di denaro, talvolta urgente, sfruttando il legame di fiducia tra genitore e figlio.
Consigli pratici
Queste semplici precauzioni possono aiutare a evitare di cadere in una truffa che, seppur sofisticata, può essere sventata con un po’ di attenzione e buon senso.