Le tradizioni di Ognissanti e dei Defunti a Mattinata: un viaggio nelle antiche usanze

L’àneme i murt! E ndla sacchett che purt?

Le feste di Ognissanti e dei Defunti a Mattinata segnano l’inizio dell’autunno e l’arrivo della stagione fredda, portando con sé antiche tradizioni cariche di significato. Tra queste, alcune usanze coinvolgono la comunità in rituali legati al ricordo e all’accoglienza dei defunti, offrendo un momento di riflessione e continuità tra passato e presente.

Il primo Novembre: il giro dei bambini
Un tempo, la giornata di Ognissanti a Mattinata era caratterizzata da una tradizione gioiosa: gruppetti di bambini e ragazzi andavano di casa in casa dai parenti e dagli amici, esclamando “L’àneme i murt” (Le anime dei morti). Questa formula era seguita dalla domanda scherzosa “E ndla sacchett che purt?” (E nella taschetta che porti?), alla quale i bambini rispondevano esibendo sacchetti pronti a essere riempiti con doni come castagne, mandorle e fichi secchi.

Oggi, questa tradizione è ancora viva e molto sentita, anche se con alcune modifiche. I bambini, più numerosi e vivaci, continuano la “cerca” di dolciumi e caramelle nelle serate di Ognissanti e del giorno dei Defunti, suonando ai campanelli con sacchetti pronti per accogliere una varietà di dolci moderni, dalle caramelle al cioccolato, dai biscotti alle brioche. Una consuetudine che, anche in un contesto cambiato, mantiene intatto il legame con le usanze antiche.

La notte dei Morti: la tavola imbandita
La notte tra il primo e il due novembre è dedicata alla memoria dei defunti con un rito intimo e suggestivo. In molte case si prepara una tavola con pane, acqua, un cero acceso e un filo: una tradizione che rappresenta l’accoglienza simbolica delle anime dei defunti, che si crede ritornino per visitare i loro cari. Si vuole, infatti, che queste anime familiari sostino presso la tavola imbandita, trovando ristoro in ciò che è stato preparato in loro onore.

Questa usanza si ricollega alla credenza popolare che vede la presenza dei defunti perdurare nelle case fino alla fine delle festività natalizie, per poi allontanarsi il giorno dell’Epifania. È un simbolo di legame e continuità tra il mondo dei vivi e quello dei morti, che conferisce a queste celebrazioni un significato spirituale e affettivo, radicato nelle profondità della cultura locale.

Tradizioni che rinascono
Le festività di Ognissanti e dei Defunti a Mattinata non sono solo un omaggio alla memoria, ma anche un’occasione per riscoprire l’importanza delle tradizioni. In un mondo che cambia rapidamente, queste usanze offrono un prezioso punto di contatto con le generazioni passate e rappresentano un rituale collettivo che rinnova ogni anno il senso di comunità. Mattinata conserva, così, un bagaglio di usanze che riesce a rinnovarsi, dimostrando che le tradizioni non sono solo ricordi, ma vere e proprie radici culturali, profonde e vive.

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