La collezione Sansone diventerà museo nazionale

Tutti i reperti del farmacista di Mattinata donati allo Stato

Il dott. Matteo Sansone

Manufatti preistorici, vasi d’ogni epoca, stele daunie, bronzi, marmi, arredi, monili d’oro e d’argento, statuine di San Michele, e altre reliquie del passato. Tutto questo è la collezione “Matteo Sansone”, archeologo per passione e farmacista per professione, che i figli e i nipoti hanno deciso di donare allo Stato. E‘ stato stipulato infatti il contratto pubblico con cui la famiglia Sansone dona al Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Puglia i beni archeologici della collezione vincolata, dichiarata di eccezionale interesse artistico, storico e archeologico, con decreto del 1990 e che consta di 2533 reperti. Entro l’anno vedrà dunque la luce il Museo Archeologico Nazionale di Mattinata “Matteo Sansone”, che ospiterà la straordinaria raccolta archeologica di cui hanno parlato, fra gli altri, Sabatino Moscati, Oriana Fallaci, Camilla Cederna, Virgilio Lilli.

Come ha scritto Cristanziano Serricchio, Matteo Sansone “è riuscito in oltre mezzo secolo di appassionata ricerca a mettere insieme e a salvare circa quattromila reperti archeologici, tutti catalogati da Ettore De Juliis e da Marina Mazzei per conto della Soprintendenza. Amico di illustri archeologi, da Felice Battaglia e Cleto Corrain a Silvio Ferri e Ferrante Rittatore, seppe offrire ad essi la sua esperienza e la vasta conoscenza del territorio in modo da facilitare gli studi e le ricerche”.

Alcuni reperti della collezione Sansone
Alcuni reperti della collezione Sansone

Il Ministero della Cultura tramite la Direzione regionale musei Puglia, di concerto con la Soprintendenza, si è impegnato a eseguire, entro e non oltre il mese di dicembre 2022, i lavori funzionali per collocare le opere in sicurezza all’interno del Museo di Mattinata. Dopo oltre un trentennio, la volontà dello speziale Matteo Sansone si è quindi concretizzata. La sua collezione, ora collocata nella farmacia di corso Matino e in altri locali, troverà la sua sede naturale nel museo che il Comune di Mattinata realizzò negli anni ’80 grazie alla determinazione dell’allora sindaco Giuseppe Argentieri, antesignano dell’importanza della tutela dei beni culturali del territorio mattinatese.

Da parte sua il nipote Matteo Sansone, omonimo dello speziale-archeologo, a nome della famiglia, ha evidenziato che finalmente si è avverato ciò che sembrava utopia, rilanciando, in tal modo, il vero scopo del nonno Matteo: “far sì che la cultura della generazione degli anziani venisse trasmessa alla giovane generazione per conservare tradizioni, identità, memoria. Oggi si può senz’altro dire che è giunta la buona seminagione dei frutti dopo il tempo della complessità e forse anche della tristezza”. E viva soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Mattinata Michele Bisceglia per lo storico obiettivo conseguito che, seguendo gli sforzi fatti nel corso di almeno tre decenni dai suoi predecessori, ha fortemente voluto questa straordinaria iniziativa culturale, assicurando che la giunta comunale, a seguito dell’atto di donazione da parte della famiglia Sansone, “procederà alla concessione in uso della struttura museale alla Direzione Regionale Musei Puglia”.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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