Task force per monitorare le falesie
La decisione assunta in prefettura a Foggia, coinvolto anche l’ente Parco del Gargano
Un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori protagonisti (enti, istituzioni, operatori turistici, concessionari demaniali) per venir fuori da una situazione che rischia di pregiudicare la imminente stagione estiva.
L’altro ieri in Prefettura a Foggia si sono ritrovati attorno al tavolo per scovare una soluzione, i sindaci interessati, Prefetto, Autorità di Bacino, Capitaneria di porto, Genio Civile e Regione Puglia. La riunione ha riguardato in particolare la vicenda di Mattinata, la città “più” interessata, in termini di chilometri di costa (più della metà dei 25 dichiarati off limits) dall’ordinanza di divieto di balneazione, per il “rischio crollo falesie” emanate dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia nei giorni scorsi.
Tutti hanno convenuto sulla necessità di stringere i tempi dando avvio alle azioni concrete nell’immediato per scongiurare il pericolo frane e salvare nel contempo la stagione estiva. Ma quali azioni? Innanzitutto il via ad una task force di geologi per monitorare lo stato di pericolosità delle singole falesie da parte dei singoli concessionari demaniali – fase questa da attivare con il coinvolgimento degli uffici tecnici comunali – e successivamente sulla scorta delle relazioni stilate dagli esperti, passare ad una eventuale rivisitazione delle ordinanze, allo scopo di allentare la morsa della interdizione della balneazione dell’ampio tratto di costa.
«Il Parco nazionale del Gargano farà di tutto per essere al fianco dei concessionari comunali e dei Comuni in questa difficile situazione», ha spiegato il presidente Stefano Pecorella, presente alla riunione «dalla fornitura dell’apposita segnaletica alla task force di studio per accertare le singole situazioni di pericolo, noi ci saremo».
L’esponente regionale di Forza Italia Giandiego Gatta, anch’egli presente alla riunione, ha ribadito che «è necessario che la Direzione Regionale Marittima, il Ministero alle infrastrutture e la Regione mettano in campo le migliori professionalità per accertare se si tratta di un eccesso di allarmismo da parte delle Capitanerie di Porto, sulla cui titolarità ad interdire la balneazione esprimo perplessità, ovvero siamo dinanzi ad un disastro, che prima che economico, sarebbe ambientale».
Oggi intanto a Peschici, ore 17, a Palazzo di Città, i sindaci si riuniranno nuovamente sul tema allo scopo di stilare documento unitario da inviare a Bari.
Fonte: Francesco Trotta
Gazzetta del Mezzogiorno