Sit-in galleria Monte Saraceno, presenti numerosi cittadini, operatori commerciali e turistici

Da diverse settimane si registrano forti cali delle presenze nelle strutture del commercio e della ristorazione

Erano in tanti ieri a protestare davanti alla galleria di Monte Saraceno che collega Mattinata e Vieste a Manfredonia, al capoluogo Foggia e che più in generale serve la mobilità di buona parte del Gargano. Dal 2 marzo scorso il tunnel lungo 2172 metri è chiuso per importanti lavori di manutenzione straordinaria da parte dell’Anas, titolare della strada. Come si legge all’ingresso del cantiere, la chiusura è dipesa dai “lavori di completamento degli impianti tecnologici alle normative vigenti e conseguimento del risparmio energetico” e la data di ultimazione lavori è prevista il “17 febbraio 2019”.

Numerosi cittadini e operatori commerciali e turistici durante il sit-in hanno pacificamente ma a voce alta ribadito il loro “No” a come i lavori sono stati organizzati e alla tempistica prevista dall’Anas. I disagi sono da una parte per chi è costretto a viaggiare ogni giorno per raggiungere le scuole o i posti lavoro a Manfredonia o Foggia sulla vecchia strada statale, con una carreggiata in molti punti del tutto inadeguata perché stretta e perciò foriera di gravi disagi nella circolazione e di incidenti che coinvolgono bus, camion, auto e moto. Ma altrettanto gravi conseguenze negative si hanno per l’importante settore turistico del territorio mattinatese e più in generale del Gargano, ad iniziare da Vieste. Si registrano infatti già da diverse settimane forti cali delle presenze nelle strutture del commercio e della ristorazione.

Nei giorni scorsi è stato comunicato che a luglio e agosto la galleria sarà chiusa dal lunedì al venerdì dalle 19.30 alle 7.30 e sarà aperta tutto il giorno solo nei weekend. Oltre ai numerosi cittadini e operatori commerciali mattinatesi presenti, a dare sostegno all’iniziativa di protesta con l’impegno a richiedere nelle varie sedi istituzionali all’Anas e al Ministero delle Infrastrutture una rivisitazione del crono programma che alleggerisca le conseguenze dannose per l’economia e i pericoli derivanti dalla mobilità sulla vecchia strada costiera, vi erano i deputati del Movimento 5 Stelle Antonio Tasso, Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio. Del Consiglio regionale, con il vicepresidente Giandiego Gatta (Forza Italia), la consigliera Rosa Barone (5 Stelle). Per la Provincia di Foggia il vice presidente Rosario Cusmai. Il mondo del commercio era rappresentato dal presidente provinciale Damiano Gelsomino. Nutrita anche la delegazione viestana venuta a rappresentare le medesime doglianze dei mattinatesi: dal sindaco Giuseppe Nobiletti all’assessore al turismo Rossella Falcone a Mariella Nobiletti, presidente del consorzio Gargano Mare. Da segnalare la presenza alla manifestazione anche di Peppino Argentieri, che da sindaco di Mattinata inaugurò il tunnel l’8maggio 1982.

La galleria ”Monte Saraceno” attualmente chiusa per lavori

A nome del comitato spontaneo sorto a Mattinata a seguito della chiusura del tunnel, Michele Bisceglia ha sottolineato: “I lavori di adeguamento della galleria sono necessari; ne siamo coscienti”. Per Bisceglia, invece, “è in discussione l’atteggiamento dispotico e irrispettoso dell’Anas che a fronte di un primo impegno con la comunità a tener chiusa la galleria nei mesi di marzo, aprile e maggio ora, unilateralmente, decide di protrarre a tutta l’estate e addirittura fino alla fine dell’anno l’ultimazione dei lavori. Con un budget così importante, 5 milioni di euro, ci si sarebbe dovuti aspettare una organizzazione degli interventi su tre turni quotidiani, h24. E così evidentemente non è, nonostante le dichiarazioni anche scritte dell’Anas”. Michele Bisceglia, che ha promosso il comitato, evidenzia poi che “alcuni automobilisti indisciplinati attraversano sistematicamente la galleria incuranti di tutto. Con i lavori in esecuzione sarebbe letteralmente impossibile l’attraversamento. Quindi delle due l’una. O realmente i lavori sono organizzati su tre turni o come più comprensibilmente si evince, quanto affermato dall’Anas non corrisponde a realtà. Ed infine ma non per ultimo resta il danno irrecuperabile alle attività economiche del Territorio e al quotidiano disagio arrecato alle decine di pendolari che sono obbligati a vario titolo a percorrere la statale 89”.

I lavori in corso in questi mesi risalgono come programmazione addirittura al “Contratto di Programma Triennale 2007-2009 per la sicurezza delle gallerie”. All’epoca la richiesta che saliva a gran voce dal territorio era quella di procedere senza ritardo all’adeguamento della galleria. Finalmente ora i lavori sono iniziati, ma a lasciare perplessi sono appunto le modalità e la tempistica dei lavori in corso.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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