Sentieri delle orchidee, paradisi vegetali incontaminati

Earth Day Italia intervista la studiosa mattinatese Angela Rossini

Ormai è risaputo che l’Italia è ricca di paesaggi naturali e incontaminati. Ma Earth Day Italia, che lavora quotidianamente per promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale, ha un debole per i paradisi vegetali poco conosciuti e affollati come quello delle Orchidee del Gargano.

L’associazione ha così contattato la studiosa mattinatese delle orchidee Angela Rossini per un’intervista davvero interessante:

I Sentieri delle Orchidee nel Parco Nazionale del Gargano, un esempio di buona valorizzazione del territorio?
Studiosi, botanici  e appassionati di natura vengo nel Gargano per conoscere e fotografare questi straordinari fiori, unici per la loro bellezza cromatica, per la loro forma, per i loro profumi. Un patrimonio che rende il nostro territorio di grande valenza naturalistica“.

Quanti paradisi vegetali simili esistono in Italia?
Il Gargano gode di un primato in quanto a specie di orchidee; un unicum seguito dalla regione Toscana e dalla Emilia Romagna. Molte specie di orchidee sono endemiche, tipiche del nostro territorio, fiori che fioriscono solo qui, fiori rari e preziosi. Le specie di orchidee presenti nel nostro territorio sono ben 86, una varietà e una densità che  ci porta con l’immaginario verso paesi  tropicali dove la natura incontaminata non ha ancora svelato completamente i suoi segreti, un patrimonio naturalistico che la natura rinnova ogni primavera, un laboratorio botanico a cielo aperto che ci invidiano da ogni parte del mondo“.

Che cosa rende il Gargano una location ideale per la proliferazione delle orchidee?
La straordinaria presenza di orchidee nel nostro territorio è dovuta al fatto che il Gargano  ha una diversità di ambienti ancora non antropizzati, pascoli, boschi, foreste. Inoltre, la fioritura di tante orchidee è una dimostrazione di un buon stato di salute del nostro habitat perché le orchidee per sopravvivere hanno bisogno di insetti impollinatori. Se viene meno l’insetto l’orchidea è destinata a scomparire“.

Estirpare le orchidee e i loro bulbi è una pratica scellerata e assolutamente da evitare?
Le orchidee non vanno raccolte non vanno estirpate perché possono rifiorire solo nel loro ambiente naturale proprio perché, oltre al loro insetto impollinatore, hanno bisogno di un terreno particolare.  Per questo è impensabile pensare di piantarle nel giardino di casa. Bisogna ammirarle nel loro ambiente naturale“.

In cosa consiste il suo lavoro in qualità di esperta di orchidee?
Sono un’insegnante, mi piace la natura, mi dedico da anni alla ricerca delle orchidee spontanee ed altri fiori spontanei. Ho pubblicato un libro sulle “Orchidee spontanee del Gargano”, frutto di ricerche in campo. Tutto ciò ha contribuito alla valorizzazione del nostro territorio,  patrimonio ancora poco conosciuto che anche le amministrazioni si adoperano a promuovere e che però, in questi ultimi anni, è stato oggetto di un’attenzione crescente“.

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