Ritarda la concessione del lido a rischio 25 posti di lavoro

E’ battaglia fra i contrapposti interessi: oggetto del contendere ancora una volta la spiaggia davanti ai faraglioni, simbolo del turismo pugliese. La questione ha una portata ben più ampia e sta tirando dentro decine di attuali titolari di concessioni balneari.

Sui muri del centro garganico è affissa una Lettera aperta al sindaco, all’amministrazione comunale e ai partiti dell’opposizione. A firmarla i dipendenti tutti dell’Hotel Baia delle Zagare. Il Consiglio di Stato con la sentenza del 21 maggio aveva modificato le precedenti regole sulle concessioni.

La normativa della Regione – dice la sentenza – deve essere interpretata nel senso di consentire l’eventuale prosecuzione della concessione su un determinato tratto di arenile, e non anche quella di garantire una sorta di rendita di posizione per i precedenti concessionari. Veniva così annullato il rinnovo della concessione, deciso a fine 2007 dal Comune con il consenso della Regione, alla ditta che già insisteva sulla spiaggia nella gestione del lido e veniva rimessa in pista l’analoga richiesta per la stessa spiaggia che era stata fatta dal retrostante Hotel Baia delle Zagare e che il Comune e la Regione e i giudici del Tar avevano respinto.

Ora, invocando la sentenza di un mese fa, a intervenire sono i lavoratori, che parlano di ritardo con cui l’amministrazione sta gestendo l’istruttoria della concessione per la spiaggia nord. Da ciò deriverebbe grave danno per le famiglie degli attuali 50 dipendenti dell’Hotel Baia delle Zagare che attualmente rappresentano il 50 per cento della sua normale forza lavorativa. Si sottolineano le difficoltà che sta incontrando l’hotel per la disponibilità di un esiguo tratto di spiaggia (versante sud) che può ospitare solo 40 ombrelloni ed 80 clienti. A fronte degli oltre 300 posti letto dell’albergo.