Riforma olio: tutti i punti

Aiuti Ue: i criteri di distribuzione illustrati in una conferenza

Dal 1∞ gennaio 2006 parte la ´riforma ocm olioª. Ha suscitato, perciò, notevole interesse da parte del settore agricolo, a causa della complessità della materia, l’incontro con gli olivicoltori organizzato dalla Coldiretti su questo tema. Scopo dell’appuntamento è stato proprio quello di dare delle risposte su ciò che sarà la politica agricola futura, ed in particolare sul criterio in base al quale saranno corrisposti i contributi comunitari.

Presenti al museo civico di Mattinata il direttore provinciale della Coldiretti di Foggia Antonio de Concilio, il vicedirettore Aprol Giovanni Melillo, il segretario di zona Domenico li Bergolis, il presidente della sede di Mattinata Francesco Armillotta e il responsabile della sede di Mattinata Luigi Quitadamo.

Dopo il saluto dell’assessore all’agricoltura Pasquale Bisceglia i contenuti della riforma sono stati illustrati da Giuseppe Palladino, responsabile ´Pacª, e dai dirigenti della Coldiretti.

La novità più eclatante, come ha sottolineato Palladino, è che il nuovo regime di aiuto comunitario non è più legato alla effettiva produzione di olio nè al numero di piante, bensì alla superficie olivetata complessiva, per la quale deve essere garantito il mantenimento delle buone condizioni agronomiche e ambientali. Insomma, l’aiuto è concesso per ettaro di superficie olivetata. Il valore del titolo scaturirà dalla media quadriennale degli importi dei pagamenti percepiti dal 1999 al 2003. Una volta fissati e confermati i titoli possono essere utilizzati mantenendo sempre la superficie ad oliveto detenuta in questi anni.

I numerosi partecipanti, da parte loro, hanno evidenziato alcune situazioni tipiche del Gargano e hanno espresso preoccupazioni sul futuro del settore, spesso danneggiato da continue annate di siccità e alluvioni. Sono stati più volte rassicurati che uno degli scopi di questa riforma è proprio quello di azzerare i danni provocati dai capricci atmosferici insieme ad altri obiettivi quali l’aumento della qualità del prodotto e la diminuzione delle frodi alimentari.

Un’altra preoccupazione dei produttori è il basso prezzo dell’olio. E’ stato assicurato in proposito che la nuova politica agricola è mirata ad annullare le frodi avute negli ultimi anni (veniva gonfiata la quantità di olio prodotto con la conseguente ripercussione sul mercato nazionale in quanto si sa che il prezzo di un prodotto deriva dal rapporto domanda-offerta). Ora questo tipo di frodi non avrà ragione di esistere e si verrà a conoscenza della effettiva quantità di olio prodotto in Italia (che sarà sicuramente inferiore a quella registrata negli ultimi anni, con un conseguente e automatico aumento dei prezzi).

Francesco Bisceglia
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