Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Una vita dedicata alla solidarietà, alla politica comunitaria e all’ispirazione progressista
La sua lunga militanza comunista era ispirata molto più al “Socialismo cristiano” di Lamennais che non al marxismo-leninismo. Il suo modello di società era quello delle prime comunità religiose che dopo gli insegnamenti di Gesù in Palestina si riunivano e mettevano in comune i propri beni per aiutare i più poveri e sfortunati. Insomma la logica del buon samaritano.
Giovanni era soldato durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo la sconfitta dell’Italia fascista dové tornare a piedi dall’Abruzzo fino a Foggia e poi finalmente a Mattinata!
Dopo l’esperienza della guerra fascista e la Liberazione, nell’Italia libera e democratica iniziò subito la riorganizzazione dei partiti politici e il PCI fu senz’altro il primo e più veloce, anche a Mattinata.
Nello stesso tempo ripresero le lotte dei lavoratori per il lavoro e quindi la riorganizzazione delle “Camere del Lavoro” con la CGIL e non solo, e tutto questo anche a Mattinata. Giovanni, anche se benestante coltivatore diretto, volle schierarsi subito con i braccianti e soprattutto le raccoglitrici di olive durante i loro memorabili scioperi quasi festosi.
Giovanni, conosciuto anche come “il padre dei gemelli”, è stato più volte eletto consigliere comunale rappresentante del PCI. Come amministratore comunale fu sempre leale e fedele alle direttive del Partito, costantemente vicino ai problemi di tutti i lavoratori e sempre con la massima disponibilità al dialogo con tutti e soprattutto i giovani.
Nel Consiglio Comunale non ha mai alzato steccati polemici con gli avversari per i quali ha sempre avuto ottimi rapporti personali. Quando si trattava di votare in caso di provvedimenti urgenti per il bene di tutta la cittadinanza, anche se all’opposizione, non mancava di votare con la maggioranza, vedi il caso del “Piano di Fabbricazione” per lo sviluppo urbano del Paese.
Negli anni ’70 ero spesso vicino a Giovanni durante i suoi comizi, in genere leggeva appunti su vari foglietti e quanto alla politica nazionale si riferiva spesso ad articoli letti sul …”Messaggero di Sant’Antonio” di Padova, perché ne condivideva l’ispirazione progressista.
Per il sottoscritto Giovanni Prencipe è stato un “Maestro” soprattutto durante il mio triennio di Consigliere Comunale, 1970-1973 a Mattinata. Non potevo fare a meno dei suoi saggi consigli e insegnamenti.