Raccolta rifiuti. Gelsomino scrive a Vendola per ARO1: ”Scongiuriamo i disservizi”

L’intervento di Gelsomino nasce dalle ripetute lamentale denunciati dagli operatori economici

Il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia, Damiano Gelsomino prende carta e penna e scrive al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro e al sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, quale presidente ARO, chiedendo formalmente che siano assicurati “tutti quei provvedimenti utili a scongiurare l’immobilismo di fatto dell’A.R.O.1, al fine di scongiurare problemi e disservizi nella raccolta dei rifiuti, con conseguenti danni irreversibili all’immagine turistica del Gargano”. L’intervento di Gelsomino nasce dalle ripetute lamentale denunciati dagli operatori economici.

L’organizzazione di categoria lamenta una preoccupante immobilità dell’ARO 1 che, sulla base di una delibera regionale del 2012, dovrebbero svolgere  le funzioni associate di organizzazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto per tutti i Comuni del comprensorio. L’organismo previsto dal piano di riorganizzazione dei servizi locali dalla Giunta Vendola – si legge nel comunicato stampa di Confcommercio Foggia –  si è formalmente costituito nel maggio 2013 e comprende i comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, San Giovanni Rotondo, Vieste e Zapponeta. Nello stesso anno della costituzione, l’organismo ha siglato un accordo con il CONAI  per un piano complessivo di gestione dei rifiuti, a cui però, denunciano dalla Confcommercio, non è stato dato nessun seguito concreto.

Un immobilismo, denunciano gli operatori economici, che unito al divieto  per i Comuni di indire nuove procedure di gara per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e smaltimento rifiuti, rende in alcune realtà particolarmente delicata la situazione. La più pericolosa appare quella di Vieste, visto che il contratto di appalto sottoscritto tra quell’Amministrazione e la Società SIECO procede da oltre due anni con proroghe semestrali e con costi quasi uguali a quelli previsti nel contratto di dieci anni fa (circa cinque milioni di euro); con servizi (spesso non effettuati) che certamente nella attuale situazione economica sarebbero eliminati per ridurre gli oneri che ricadono sugli operatori economici e sulle famiglie. Tale spesa, che non ha pari in altre realtà regionali, stante la posizione geografica, costringe la collettività a sostenere anche ingentissimi e sproporzionati costi di trasporto e smaltimento nella discarica di Cerignola (circa € 1.500.000,00).

Inoltre, lamentano gli operatori, questo sistema di proroga, come è facile intuire, produce un servizio di mediocre qualità e con una bassissima percentuale di raccolta differenziata. Una situazione che, essendo in contrasto con le Direttive Comunitarie e con i precetti regionali, potrebbe portare il prossimo anno a pesanti sanzioni nel caso di mancato raggiungimento di percentuali minime di raccolta differenziata e di gestione dell’umido.

Su queste basi, il presidente Gelsomino, ha chiesto ai destinatari della missiva un incontro per trovare soluzioni idonee a non creare ulteriori problemi agli operatori economici ed ai cittadini tutti, già duramente provati dal protrarsi della crisi.

Fonte: Teleradioerre.it
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