Addio a Pasquale Prencipe, icona di un’epoca: il gigante buono di Mattinata
- 8 Novembre 2024
Tra musica, sport e amicizia, ha incarnato lo spirito di trasformazione degli anni '70 e '80, lasciando un'impronta indelebile nella comunità di...
Il Ricordo dell’ episodio dimenticato della storia locale del paese garganico
Il recente Raduno nazionale dei bersaglieri a San Giovanni Rotondo, con le appendici di fanfare ed ex militari in tutti i paesi del Gargano nei giorni a cavallo della manifestazione, ha fatto rivenire alla memoria un episodio dimenticato della storia locale del paese garganico. Nell’ottocento Mattinata era solo un villaggio di circa 2500 abitanti, ma da qui un suo figlio partì per partecipare ad avvenimenti di importanza nazionale: la presa di Porta Pia ad opera dei Bersaglieri e l’unificazione definitiva dell’Italia intorno a Roma, che divenne con quella battaglia finalmente capitale dello Stato.
Tra quei bersaglieri vi fu proprio un giovane mattinatese, Michele Bisceglia. Michele (Calùcce), primogenito di una famiglia molto numerosa, nasce nell’ottobre 1844, figlio di Lorenzo detto Laurenzoùne sparpagghìe, così soprannominato per aver dilapidato il consistente patrimonio suo, nonché quello della di lui moglie Colomba Troiano, avendo avuto per troppa generosità il vezzo di garantire concittadini notoriamente insolventi per povertà. Il Bisceglia porta la piccola comunità garganica nell’orbita degli avvenimenti nazionali, con il suo arruolamento come soldato di leva nel Regio Esercito Italiano.