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- 14 Novembre 2024
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A Bari con don Ciotti oltre 100mila da tutta Italia per ricordare e rinnovare l’impegno
Sabato 15 marzo, La Puglia ìArca di Paceî, ha abbracciato, in una giornata indimenticabile, più di centomila persone giunte da tutte le parti d’Italia per celebrare la XIII giornata della memoria e dell’impegno; la memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie e l’impegno sempre più responsabile contro tutte le mafie.
Libera, la rete di migliaia di associazioni, gruppi, scuole, fondata da don Luigi Ciotti, che da sempre si batte per promuovere legalità e giustizia contro tutte le mafie, ha trasformato Bari nella capitale della partecipazione, della responsabilità, della speranza.
Un lungo corteo fatto di scuole, associazioni, parrocchie, comuni è partito da Punta Perotti, luogo simbolo della legalità, dove il prato ha sostituito l’ecomostro e si è snodato per le strade di Bari indicando con forza la strada per un mondo pulito, libero dalle mafie e dalle contaminazioni mafiose della politica, dell’economia, delle istituzioni mentre gli altoparlanti scandiscono i nomi e i cognomi delle tante vittime delle mafie, che inchiodano ognuno alla propria responsabilità e gridano di fare fino in fondo la propria parte per costruire un mondo più giusto.
Centinaia di familiari delle vittime di mafia, mai così numerosi, che hanno trovato la forza di mettersi in gioco, di non restare chiusi nel loro dolore, di diventare punto di riferimento per i giovani nei difficili percorsi educativi; stimolo e proposta culturale nei tanti territori; punto di riferimento per una grande rete di tante persone. Sono venuti con le loro ferite, le loro fatiche, le loro speranze e hanno trovato l’abbraccio della Puglia, una terra che ha fatto sentire tutta la sua voglia di rigenerarsi.
Ha colpito la presenza di tanti ragazzi e ragazze delle tante scuole d’Italia, consapevoli che la lotta alla mafia si vince con il “Noi” non con l’ìioî, consapevoli che bisogna costruire ìinsiemeî i nuovi percorsi di liberazione dalla violenza e dalla sopraffazione delle mafie. ìLa mafia teme più la scuola che la giustiziaî diceva Antonino Caponnetto; l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa.
Per la prima volta a Bari giovani provenienti da 30 paesi dell’Europa, e non solo, e per la prima volta i tanti nomi delle vittime sono stati pronunciati in tante lingue diverse, perchè alla globalizzazione del crimine si risponde con la globalizzazione di una società responsabile sparsa per l’Europa.
Ma una memoria senza fatti concreti è scatola vuota; occorrono gesti concreti di coerenza con ciò che si afferma, come la confisca dei beni mafiosi e l’uso sociale di questi beni, una conquista di Libera che ha permesso a tanti giovani, uniti in cooperative, di lavorare nei palazzi e sui terreni confiscati ai mafiosi. Questa è la concreta liberazione dei territori dal ricatto mafioso; tu la tocchi con mano, come tocchi con mano quel vino e quell’olio estratti con mani responsabili da giovani che si mettono in gioco con molta umiltà, senza eroismi, e contaminano positivamente territori devastati dalle mafie.
Abbiamo respirato grazie a Libera e a don Luigi Ciotti una nuova qualità del vivere sociale e civile. Ancora una volta è primavera dentro di noi, perchè come dice un proverbio africano ìpotete strappare tutti i fiori, ma non potete impedire che la primavera ritorniî.