Più sicurezza sul Gargano
Ecco l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. sipontino Bordo.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito l’interrogazione parlamentare depositata martedì 11 luglio 2006 a firma dell’onorevole Michele Bordo rivolta al Ministero dell’Interno per sapere se ritiene di istituire il Commissariato di P.S. presso la città; di San Nicandro Garganico e incrementare la pianta organica del Commissariato di P.S. di Manfredonia di almeno 20 unità;.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN AULA
Mi rivolgo a questo Ministro, per sapere se si ritiene di istituire il Commissariato di P.S. presso la città; di San Nicandro Garganico e incrementare la pianta organica del Commissariato di P.S. di Manfredonia di almeno 20 unità; per coprire, sia pure parzialmente, le esigenze di presidio h 24 del territorio di Monte Sant’Angelo.
Premetto che:
l’area del Gargano è; stata ed è; tutt’ora interessata dalla pericolosa e cruenta espansione di fenomeni delinquenziali, alcuni dei quali a carattere mafioso, che trovano origine nell’incremento del traffico di sostanze stupefacenti e armi, nella maggiore pervasività; del racket delle estorsioni e dell’usura e nel conseguente interesse per il controllo del territorio da parte dei gruppi criminali attivi nei Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis;
il 2003, in particolare, è; stato segnato da quella che inquirenti e investigatori hanno definito una vera e propria guerra di mafia, che ha provocato oltre 10 omicidi;
gli stessi gruppi criminali hanno investito parte del denaro frutto delle attività; illecite in iniziative imprenditoriali che rischiano di inquinare e di soffocare il tessuto economico locale;
da parte delle organizzazioni malavitose è; sempre più; evidente il tentativo di infiltrarsi nelle amministrazioni pubbliche per lucrare sulle loro scelte o addirittura per orientarle;
ad aggravare il quadro di disagio sociale vissuto nelle aree indicate sono intervenuti alcuni delitti che, per modalità; esecutive e retroterra culturale, hanno fatto emergere ìuna particolare propensione alla delittuosità;”, come scrive il prefetto di Foggia, dott. Sandro Calvosa, in una comunicazione allo stesso Ministero dell’Interno (prot. Nr. 439/9.B4/Area I∞ – 6 giugno 2006) contenente la proposta dell’istituzione del Commissariato di Polizia nel Comune di San Nicandro Garganico;
attualmente c’è; grande preoccupazione tra i Sindaci, le forze sociali, gli inquirenti e i cittadini per la sentenza di primo grado del maxiprocesso alla cosiddetta ìmafia del Gargano” con la quale sono stati assolti la metà; degli indagati, compresi alcuni dei presunti boss;
la suddetta sentenza di assoluzione potrebbe determinare pericolosi risvolti e rischi sociali se non addirittura la ripresa della guerra di mafia e dello scontro cruento tra i diversi gruppi criminali per assicurarsi il controllo del territorio;
le realtà; dei Comuni di Sannicandro Garganico e di Monte S. Angelo sono l’epicentro delle ramificazioni e delle attività; della mafia del Gargano e da sempre teatri di guerre di mafia e di faide che hanno sin qui prodotto già; decine di morti;
gli organici in forza alla Questura di Foggia e ai Commissariati di Cerignola, Lucera, Manfredonia e San Severo sono quelli previsti dalla pianta organica definita, a livello nazionale e locale, nel 1989: periodo storico in cui la provincia di Foggia non presentava questi profili problematici;
sulla necessità;, oltre che opportunità;, di procedere ad un incremento degli organici della Polizia di Stato si sono già; pronunciati più; volte i rappresentanti istituzionali locali, con l’invio di formali richieste agli organi dello Stato competenti ad agire; così come la Commissione bicamerale Antimafia che, al termine dell’ultima missione in Puglia, a proposito della provincia di Foggia scrive: ì(Ö) la Commissione ribadisce la necessità; che le Istituzioni competenti provvedano ad implementare i loro organici; nel corso delle audizioni, infatti, è; stato sottolineato come quelli attuali non appaiano più; adeguati alla realtà; criminale in continua, pericolosa evoluzione (Ö)” (pag. 608 Doc. XXIII n. 16 – Relazione conclusiva 18 gennaio 2006).
Roma, 11 luglio 2006
On. Michele Bordo