Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Gli operatori lanciano l’allarme: ”In assenza di interventi, in Puglia si rischia una nuova estate di divieti”
La scorsa estate le Capitanerie di Porto hanno chiuso mezza costa pugliese per il rischio di crolli delle falesie. Sono passati sei mesi; e nel frattempo nulla è cambiato. Tra giovedì e venerdì è prevista la prima riunione tra i tecnici del Demanio e gli operatori sui contenuti della nuova ordinanza balneare, e gli operatori lanciano l’allarme: in assenza di interventi, in Puglia si rischia una nuova estate di divieti.
Il problema ha molte sfaccettature, ma parte dalla mancata operatività del Piano regionale: nessuno dei 55 centri costieri della Puglia ha infatti adottato il piano comunale. Gli interventi di consolidamento sono costosissimi; ma almeno una pianificazione di dettaglio potrebbe graduare i rischi: servirebbero studi di approfondimento (rispetto alle cartografie dell’ Autorità di bacino) che non sono mai stati effettuati.
Questo è il motivo per cui le capitanerie proibiscono l’uso di decine di km di costa (e delle relative strade) creando enormi danni al turismo. «Nella riunione che abbiamo fatto a fine dicembre alla presenza delle Capitanerie – conferma l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Gianni Giannini -, tra i provvedimenti richiesti ai Comuni interessati c’erano non a caso i piani delle coste: sono una delle condizioni necessarie per non ritrovarsi nuovamente nella condizione di subire le legittime ordinanze delle capitanerie».
L’assessore al Demanio; Leo Di Gioia, ha invece convocato gli operatori (l’incontro dovrebbe slittare a venerdì) per discutere dell’ordinanza balneare. «La modifica al Piano delle coste – dice Di Gioia – è già incardinata in commissione, dove l’Anci propone modifiche anche sostanziali che vanno nel senso della semplificazione».