Paura per l’incendio nella chiesa Santa Maria della Luce

Festività del 1 maggio da dimenticare per la popolazione di Mattinata

Tanta paura per l’incendio sviluppatosi nella chiesa di Santa Maria della Luce. Erano all’incirca le 19 e trenta e durante la messa vespertina era terminata l’omelia del celebrante, il sacerdote messicano don Davide, quando i fedeli presenti hanno visto sprigionarsi un fumo, sempre più intenso, da dietro l’altare maggiore.

Lanciato l’allarme e messi in salvo i vasi sacri che si trovavano sull’altare, la croce che l’adornava e l’ostensorio, tutti sono usciti velocemente per la situazione di pericolo che si stava profilando e perché il fumo si espandeva minacciosamente. Per oltre due ore si sono viste fiamme alzarsi nella parte posteriore dell’edificio sacro e nuvole di fumo scuro avvolgere l’intera chiesa e fuoriuscire dalle tre porte e dall’ingresso della sala parrocchiale.

Le fiamme si sono sviluppate a causa di un corto circuito e hanno distrutto ciò che vi era nel locale accanto alla sacrestia avvolgendo paramenti, ceri, varie suppellettili sacre e strumentazioni sonore. L’incendio ha interessato anche altri locali annessi, ma allo stato non si registrano gravi danni alla struttura della chiesa, risultata dopo lo spegnimento avvolta da una coltre di polvere che si è depositata un po’ dappertutto. Ma occorre approfondire eventuali altri danni, in un primo momento non rilevabili.

Sul posto, diffusasi in un baleno per tutto il paese la notizia, sopraggiungeva intanto il parroco don Francesco Paolo La Torre, che a quell’ora era impegnato nella visita alle famiglie della parrocchia per la benedizione pasquale. Con lui numerosissimi parrocchiani sbigottiti per la ferita inferta all’unica chiesa del centro garganico. Il lavoro di spegnimento è stato fatto con l’aiuto di tre mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco e l’opera di diverse squadre di pompieri, oltre a Carabinieri, Polizia municipale e Protezione civile. Da rimarcare l’aiuto dei tanti volontari che si sono spontaneamente prestati.

Da Manfredonia è sopraggiunto anche l’arcivescovo Michele Castoro che ha fatto il punto della situazione con il parroco e ha espresso parole di conforto alla comunità parrocchiale. Ora sarà il momento della definitiva conta dei danni e del necessario sforzo di tutti per rimettere a posto quanto è andato distrutto. Rimane comunque la considerazione dello scampato pericolo, perché le conseguenze potevano essere di gran lunga peggiori.

Non risulterebbero danneggiati seriamente le navate della chiesa, con i banchi, le statue dei santi e tutto il resto. Anche l’effigie della Madonna della Luce, titolare della parrocchia, a cui la comunità mattinatese è legata da vincoli di devozione e affetto, è stato risparmiata dall’incendio.

Clicca qui per visualizzare le foto dell’incendio.

Francesco Bisceglia
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