È stata firmata nella sala della Giunta del Comune di Manfredonia la nuova Convenzione per la programmazione e la gestione dei servizi sociali da parte dei Sindaci dei Comuni dell’Ambito (Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta e Manfredonia).
Per la firma erano presenti il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi; il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio Di Iasio; il Sindaco di Mattinata, Roberto Prencipe; il Sindaco di Zapponeta, Giovanni Riontino. Era presente il presidente del Coordinamento istituzionale, Paolo Cascavilla.
Cascavilla ha esposto le novità della nuova Convenzione ed ha fatto il punto sul nuovo Piano Sociale di Zona. La collaborazione in questi anni è stata proficua e positiva e numerosi sono stati i servizi attuati a livello di Ambito (Assegno di cura, Assistenza indiretta personalizzata, Famiglie numerose, Prima dote, Prevenzione dipendenze, Integrazione scolastica disabili, Assistenza domiciliare integrata, Assistenza domiciliare educativa).
Il nuovo piano prevede il potenziamento e l’estensione di questi servizi, per merito dei fondi Pac (Piano azione coesione) con interventi mirati per le non autosufficienze (aumento delle ore e del numero degli utenti) e per la fascia dell’infanzia 0-3 anni (potenziamento ed estensione dell’asilo nido a Manfredonia, un asilo nido a Mattinata, una sezione primavera e un micro nido a Monte Sant’Angelo, una sezione primavera a Zapponeta, interventi educativi 0-3 anni nella campagne a favore dei numerosi bambini immigrati). Altri interventi riguarderanno nel Piano Sociale di Zona il contrasto alla povertà, l’apertura e la gestione dei centri polivalenti per minori e disabili, sostegno alla genitorialità, progetti per l’affido, apertura di un cantiere continuo per un modello di welfare comunitario.
I Sindaci dei quattro Comuni hanno ribadito gli aspetti proficui e positivi di questo strumento di programmazione, che ha portato a una comune cittadinanza sociale di ambito, a servizi innovativi, alla realizzazione di strutture che modificheranno il modo di affrontare le problematiche sociali nel territorio, a una buona occupazione sociale. Sono circa 70 le persone, in gran parte giovani, che svolgono un lavoro qualificato e importante per la comunità e la coesione sociale.