Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Il cantautore bolognese è scomparso il primo marzo del 2012 all’età di 68 anni
Era tarda mattinata quando nove anni fa si diffuse la notizia: “È morto Lucio Dalla“. Una di quelle notizie che ti tolgono il fiato, che non puoi essere pronto a ricevere, che ti tocca rileggere più volte per essere certo di aver capito bene. Purtroppo era tutto vero: il 1° marzo 2012, a Montreux, in Svizzera, Lucio Dalla era morto per un infarto. Nella cittadina elvetica che aveva ospitato gli ultimi mesi di vita di Freddie Mercury, Lucio Dalla aveva tenuto un concerto la sera prima di morire.
Tre giorni dopo, sarebbe stato il suo compleanno, nella Basilica di San Petronio, a Bologna, venivano celebrati i funerali davanti ad oltre 50 mila persone.
Dalla era bolognese di nascita e di spirito, una passione per il jazz coltivata fin da giovanissimo, è stato un protagonista della musica italiana dagli anni sessanta alla sua morte. Dall’esordio a Sanremo nel 1966 con Pafff…bum! ai successi degli anni settanta, dal tour con De Gregori, fino a Caruso e ad Attenti al lupo, la musica di Dalla è stata la colonna sonora di un paese che nove anni dopo lo ricorda con immutata partecipazione.
Lucio Dalla amava tanto il Gargano e sopratutto le Isole Tremiti, dove trascorreva spesso intere settimane nella sua casa. Non era raro incrociarlo anche tra le vie di Mattinata, dove faceva qualche capatina di tanto in tanto.
Anche il Centro Arte e Tradizioni Popolari di Mattinata ha voluto omaggiare Lucio Dalla, che amava e raccontava la nostra terra.
Sarà dedicata a lui anche una t-shirt in edizione limitata.