No alla bozza di Piano del Parco del Gargano

Forza Italia: “Mattinata rischia una pesante battuta d’arresto”

No alla bozza di Piano del Parco del Gargano, così almeno come essa era stata ìelaborata dalla precedente gestione di Sinistraî e lasciata ìcome pesante eredità all’attuale Presidente Giandiego Gattaî.

Secondo i dirigenti locali di Forza Italia sono diverse e circostanziate le accuse da fare: ìil Piano non indica le linee di sviluppo del territorio garganico, manca di capacità di sintesi e di indicazioni chiare ed appare lungi dal poter risolvere i problemi di un territorio antropizzato e popolato come il Garganoî. E ciò alla luce del fatto che sul Gargano vi sono molte criticità a cui il Piano non darebbe risposte: ìeconomia debole, infrastrutture carenti, turismo non destagionalizzatoî. Anzi, aggiungono gli azzurri nei manifesti murali affissi in paese, il Piano ìaggrava gli atavici mali del Sud appesantendo la burocrazia con la sovrapposizione delle competenze degli Enti sovracomunali (Parco, Soprintendenza, Regione per l’incidenza e l’impatto ambientale)î.

Il Piano, ricordano i forzisti, ìè già stato sonoramente bocciato dai principali comuni garganici (Vieste, Vico del Gargano etc.)î. E la stessa cosa, chiede Forza Italia, dovrà fare il Comune di Mattinata. In caso contrario Mattinata ìrischia una pesante battuta d’arresto della economia locale e la perdita dell’autonomia gestionale, faticosamente conquistata, avendo tutt’ora l’87% di territorio inserito nel Parco del Garganoî. Nel dettaglio, vengono quindi elencate quelle che sono definite ìle principali assurdità previste per Mattinata: divieto dell’espansione edificativa per Mergoli, Mattinatella e piana di Mattinata; necessità di 10 ettari per l’edificazione rurale; divieto di aprire nuove strade rurali, divieto di realizzazione di seconde case rurali; proposta di inserire nella Normativa anche il restante 13% (zone contigue) escluso dal Parco; normativa del Piano Parco da far valere anche nei Centri urbani; limitata estensione delle zone D (zone di promozione economica e sociale) e peraltro anche molto vincolate.

Lo scritto di Forza Italia segue a quanto già chiese il Consiglio comunale nel 2005. Allora, la richiesta, approvata dal consiglio comunale di limitare l’area protetta ad un più ristretto 60,30% del territorio mattinatese aveva avuto il consenso di tutte le parti politiche, compresi i partiti dell’opposizione, e l’ok del deputato Pietro Folena, allora candidato a sindaco per la lista di centrosinistra ìPrimavera di Mattinataî. Tale pronunciamento del consiglio comunale, come dichiarato dal sindaco Angelo Iannotta, fu ìessenzialmente una volontà di aprire le trattative con l’Ente Parcoî, con la richiesta di ìmaggiore attenzione alle legittime aspettative di sviluppo del nostro territorioî.

Adesso, con questa presa di posizione, Forza Italia, partito di maggioranza relativa, ritorna sull’argomento, ìal fine di pervenire ad una nuova proposta di Piano del Parco non imposta ma condivisa dalle popolazioni garganiche, basata sulla riduzione del perimetro approvata all’unanimità in Consiglio Comunale e che recepisca gli strumenti urbanistici e la programmazione del Comune, garantendone la piena autonomia nella gestione del territorioî.

Francesco Bisceglia
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