Meteo a Mattinata: piogge e temperature in calo
- 9 Settembre 2024
Cieli molto nuvolosi o coperti con deboli piogge persistenti per l'intera giornata
Il ringraziamento a Don Benzi e alla sua comunità da una mattinatese
Riceviamo e proponiamo una lettera inviata da una nostra concittadina, Fidelia Clemente, a Don Oreste Benzi, il sacerdote riminese fondatore e responsabile dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, presente in tutte le regioni d’Italia e in 17 paesi del mondo. Don Oreste, che da sempre ha speso il suo impegno in campagne di lotta ed aiuti a tossicodipendenti, prostitute e disagiati, molto compiaciuto dalla missiva ricevuta da Fidelia, ha deciso di pubblicarla sul numero di febbraio di Sempre, il mensile curato dai giovani della sua Comunità e da lui stesso diretto. Molto toccante e vibrante la risposta che il sacerdote ha riservato alla giovane garganica. Decisamente chiaro ed inequivocabile appare alla fine il messaggio di esaltazione e sublimazione del ruolo che la famiglia riveste nell’assistenza al malato. E, quasi a volerlo ricordare ed esortare, si abbandona ad una sorta di appello alla presa di coscienza delle proprie responsabilità sociali verso chi soffre, quella che lui chiama condivisione, che deve essere gioia, amore e sorriso.
Ma sentiamo i protagonisti.
Ciao, mi chiamo Fidelia,
una ragazza disabile di 25 anni, abito a Mattinata (FG), ho il diploma di Ragioneria. Quest’anno ho conseguito la Patente Europea ECDL e in più mi piace dipingere con tecniche astratte.
Quest’estate ho partecipato per la seconda voLta a un Campo di Condivisione Giovani, a Rimini, con la Comunità Papa Giovanni XXIII. Per me è stata un’esperienza moLto significativa perche ho condiviso realtà a me estranee con persone di formazione diversa. Un’altra cosa che mi è piaciuta della Comunità è che non c’e distinzione tra disabile e volontario: siamo tutti uguali e ognuno aiuta l’altro come può, in una gara di solidarietà. Invece dalle mie parti non è così, si nota questa differenza e ciò ti fa sentire diversa. Anche la messa celebrata da lei, don Benzi, mi è piaciuta molto perchè sona stata in comunione con altri fratelli, sentendomi a mio agio.
Spero di condividere nel futuro altre Emozioni. Ciao a tutti!
Fidelia
La tua bellissima lettera mi ha riempito di gioia. Grazie!
E’ vero, nella Comunità Papa Giovanni XXIII non c’è distinzione tra disabile e volontario, perchè hanno pari dignità. Tutti, uomini e donne, siamo creati ad immagine e somiglianza di Dio. La nostra dignità non proviene dalle qualità, dalle capacità, dalle differenti c1assi sociali, dalla maggiore o minore ricchezza, ma da Dio che ci crea istante per istante, e ci ama istante per istante.
E’ quell’amore di Dio che ci dona vita, amore e verità. Non solo, ma ogni essere umano ha un ruolo necessario per tutta la società. Ogni persona è complementare all’altra. Ognuno detiene il bene dell’altro. Non c’è chi salva e chi è salvato, ma chi si salva insieme. Ci si ama come ci ama Dio. Egli ama ognuno come se fosse l’unico, e ci ama insieme come se fossimo uno solo.
Le nostre case-famiglia sono basate sulle figure genitoriali, sulla complementarietà, sulla condivisione. Ciò che può dare a tutti in famiglia un disabile, nessun altro potra mai darlo. Ciò che il fratello può dare alla sorella e viceversa nessun altro mai lo potrà dare. Ciò che può dare un nonno alla famiglia, nessun altro mai lo potrà dare.
Per questo non possiamo mai collocare un nonno in un ricovero, un bambino handicappato in una struttura emarginata ed emarginante; per questo non si può lasciare un bambino senza figure genitoriali. Gli istituti, i ricoveri, i gruppi appartamento, pur avendo spesso assistenti preparati e motivati, non sono la risposta ai bisogni profondi del ricoverato, ma una risposta a coloro che non possono o non vogliono tenere queste persone con loro.
La vera risposta e la condivisione: ne è prova la gioia che da essa scaturisce. Nelle case famiglia, nei campi di condivisione, in tutte le realtà di accoglienza basate sulla condivisione, il Signore è sorgente di una festa senza fine. Io ti amo come ti ama Dio. II nostro sorriso scaturisce dalla festa dei cuori insieme.
Don Oreste