Nasce la prima delegazione Ant

Parte l’assistenza oncologica, stanziati dalla Regione 2000 euro

Alla presenza dell’assessore regionale alle politiche della salute, Alberto Tedesco e di numerose altre autorità fra cui i sindaci di Manfredonia e Mattinata, Paolo Campo e Angelo Iannotta (assenti per impegni parlamentari il sottosegretario di Stato al ministero della Salute Domenico Di Virgilio e l’on. Tonio Leone), il presidente del Parco Nazionale del Gargano, Giandiego Gatta, il sen. Franco Carella, la presidente del Lions Club Manfredonia-Sipontum, Antonietta Mancini e del Comandante della Capitaneria di Porto, Antonio Ranieri, si è tenuta a Palazzo Celestini la presentazione ufficialmente alla cittadinanza della neonata delegazione Ant Manfredonia-Monte Sant’Angelo-Mattinata.

Ha fatto gli onori di casa Michele Vaira, infermiere professionale, da anni già impegnato come volontario nell’assistenza domiciliare ai malati di tumore in fase avanzata e da oggi alla guida della Delegazione composta da Angela Vispo, Laura Cataleta, Giuseppe Facciorusso, Patrizia Vaira, Adele Potenza e Gemma Vaira, il primo nucleo del gruppo Ant che opererà gratuitamente a favore dei malati terminali, assistendoli presso il proprio domicilio ´perchè la propria casa e i propri affetti costituiscono l’ambiente più adeguato per assistere la persona che non necessita di interventi specialistici e di altra tecnologia di tipo ospedaliero, ma di amore e condivisioneª.

´Il sollievo della sofferenza, la gratuità del servizio, il sostegno morale del paziente e della famiglia che gli sta vicinoª sono punti cardine del progetto assistenziale Ant, ha ricordato il delegato regionale Antonio Conversano. I pazienti seguiti dall’Ant in Puglia dal 1988 al 2004 sono stati 12.394, con una degenza media di 111 giorni.
Nel primo semestre di quest’anno i malati assistiti dall’Ant sono stati 1.920 facendo registrare un aumento del 40 per cento rispetto al 2004: ´non per una incidenza maggiore della malattia tumorale in Pugliaª ha chiarito Conversano ´ma perchè sono aumentate le strutture Ant sul territorio regionaleª.

L’Ant ha bisogno di fondi per gestire le proprie strutture, dotarsi di attrezzature e retribuire il personale specializzato che collabora: medici, infermieri, psicologi, amministrativi. Oltre all’autotassazione, confluiscono all’Ant contributi e offerte, che sono peraltro deducibili dal reddito. Ma fondamentali sono anche le convenzioni che si sottoscrivono con le Ausl: ´Un malato terminale, la cui degenza può variare dai 90 ai 120 giorni, necessita di farmaci il cui costo è quantificabile in 5mila euro. Sono pazienti esenti dal pagamento dei ticket e va da sèª ha spiegato Conversano, rivolto in particolare al nuovo direttore generale dell’Ausl Fg/2 Donato Troiano ´che la spesa è a carico della Regione e dell’azienda sanitaria locale. Ma se il paziente è tenuto a casa e i medicinali vengono ritirati dalla farmacia distrettuale, l’Ausl risparmia il 50 per cento e al malato togliamo il disagio di cercare un posto qualsiasi in ospedale e di occupare un letto in lungodegenza che potrebbe essere utilizzato per altri ricoveriª.

Il primo regalo è giunto proprio dall’ente regionale, che ha deliberato un primo contributo di 2.000 euro a favore dell’Ant di Manfredonia. In Puglia, seconda in Italia per numero di sedi operative, ci sono 59 delegazioni Ant, con Manfredonia salgono a 2 le delegazioni in provincia di Foggia. ´Il gap dell’assistenza sanitaria tra Nord e Sudª ha ribadito Tedesco ´va recuperato proprio attraverso il rafforzamento della struttura assistenziale territorialeª.

´Il volontariato svolge un ruolo prezioso e insostituibile nel colmare le lacune della pubblica amministrazione: l’Antª ha detto il presidente della Provincia, Carmine Stallone ´è esempio eloquente di questa grande forza e capacitàª.

Renato Sammarco, della Fimmg Ausl Fg/2, Evaristo Maiello, direttore del Dipartimento Oncoematologia Casa Sollievo, Matteo Vitulano direttore dell’U.O. Anestesia e Rianimazione San Camillo de Lellis hanno illustrato, nelle rispettive relazioni e interventi, i vari aspetti della malattia, della cura, della medicina palliativa, della terapia del dolore: ´La gestione del malato oncologicoª ha ricordato in ultimo Vitulano ´necessita di un approccio multidisciplinare, della confluenza di più competenze professionali, della costanza e impegno sul campo, della solidarietà e della collaborazioneª.

Anna Maria Vitulano
(da La Gazzetta del Mezzogiorno)
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