Morti in galleria: nessun colpevole!

Lettera aperta: “Quali i necessari ed urgenti rimedi per risparmiare altre vite…?”

L’ennesimo incidente stradale avvenuto lunedì scorso (20 agosto 2007, ndr) nella galleria Monte Saraceno della statale 89 Mattinata-Manfredonia, ha innescato una sterile polemica sulle responsabilità politico-amministrative del tragico evento, costato la vita ad un’intera famiglia di quattro persone, con tre feriti ed altri due che lottano tra la vita e la morte.

Da una parte l’ANAS, eludendo il problema, sostiene di essere intervenuti periodicamente nella galleria, dall’altra l’Amministrazione Provinciale, con l’assessore Summa, ritiene che “il problema spesso è legato all’incoscienza di chi è al volante”.
A tali dichiarazioni fanno eco quelle del Sindaco di Mattinata il quale dichiara “di aver perso il conto dei telegrammi inviati all’ANAS per denunciare la situazione in galleria”, lamentando tuttavia il modesto effetto sortito dalla sua iniziativa che si è tradotta in una semplice imbiancata del tunnel per renderlo più luminoso.
E così ognuno, per la parte di sua competenza ritiene di chiamarsi fuori da ogni responsabilità pensando così di mettere a tacere la propria coscienza ritenendo di aver fatto tutto quanto era in suo potere e di non aver colpe morali e politiche da espiare per l’ennesimo tragico incidente che ha spazzato via, questa volta, una intera famiglia in vacanza.

Nella dichiarazione odierna resa alla stampa dal direttore delle relazioni esterne Giuseppe Scanni, l’ANAS, irrispettosa dell’immane tragedia, minimizza il problema ripetendo la giaculatoria dei presunti interventi attuati, rivelatisi, all’evidenza, assolutamente inadeguati ad eliminare tutti gli inconvenienti derivanti dalla mancanza di condizioni di sicurezza nella galleria, rinviando a tempi lontani la possibilità di ogni ulteriore intervento.
Sembra, dunque evincersi dalle suddette dichiarazioni, l’invito a rassegnarsi e chinare il capo di fronte alla fatalità ed ineluttabilità del destino, restando solo da sperare che la prossima volta non tocchi a noi!

Nessun impegno o promessa di interventi immediati si intravede nelle dichiarazioni delle autorità preposte onde scongiurare ulteriori tragedie, neppure quello di “cambiare le lampade” per potenziare opportunamente la luminosità della galleria.
Se è pur vero che la maggior responsabilità degli incidenti è da attribuirsi “all’incoscienza di chi è al volante”, ciò non esonera i pubblici amministratori dalle loro responsabilità quando non possono vantare di aver garantito a tutti gli automobilisti, anche a quelli più incoscienti, le migliori condizioni di visibilità nella galleria Monte Saraceno che appare agli occhi di tutti, meno che a quelli dell’ANAS, buia e in pessime condizioni di sicurezza, in dispregio alle leggi vigenti.

E’ esperienza quotidiana che dopo una intensità luminosa, quasi abbagliante, che colpisce l’automobilista all’ingresso della galleria nel doppio senso di marcia, si sprofonda subito nel buio più completo, appena rischiarato da fioche lampade che, poste a notevole intervallo l’una dall’altra, lasciano tra di esse un lungo cono d’ombra, determinando un improvviso disturbo visivo ed una forte difficoltà di percezione immediata del traffico veicolare impedendo, in tal modo, l’avvistamento in tempo reale di autovetture e motocicli spesso procedenti a forte velocità o a fari spenti.
E che dire del fatiscente sistema di aerazione, assolutamente insufficiente a smaltire i gas di scarico delle autovetture nel doppio senso di marcia, sicchè la già scarsa luminosità delle fioche lampade è ulteriormente compromessa dal ristagno nella galleria della cortina fumogena dei medesimi scarichi che determina, altresì, gravi difficoltà respiratorie.

Ben altre decisive battaglie sono state intraprese nel 1993 insieme all’intera popolazione mattinatese di fronte all’inerzia delle rappresentanze istituzionali, allorchè l’ANAS voleva imporre all’uscita della galleria Monte Saraceno “l’incrocio a raso” tra la strada a scorrimento veloce Mattinata-Vieste e l’innesto da e per Mattinata.
Fu solo grazie alla mobilitazione del popolo mattinatese, che aveva intuito la pericolosità di tale incrocio, che l’ANAS si indusse a modificare precipitosamente l’originario progetto, privo per altro delle necessarie autorizzazioni, accedendo alle richieste del comitato promotore per la realizzazione dello svincolo su piani sfalsati.

Non vorremmo ripetere l’esperienza di tanti anni fa, ma il silenzio delle istituzioni e la mancanza di garanzie per soluzioni di immediata realizzazione tese a migliorare, quanto meno a breve, la luminosità della galleria, ci consigliano una vigile attesa ed un’attenta riflessione sulle iniziative da intraprendere.
Nè vorremmo che anche oggi, come allora, venga interessato il giudice penale per valutare ogni profilo di responsabilità concorsuale dei pubblici poteri, afflitti da bieco cinismo e insopportabile burocratismo, rispetto a tragedie come quella accaduta, indegna di una società tecnologica ed opulenta come la nostra incapace di apprestare all’occorrenza, con immediatezza, i necessari ed urgenti rimedi perchè altre vite vengano risparmiate al modico costo di qualche “kilowatt” in più.

Mattinata, 24 agosto 2007

Avv. Berardino Arena

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