Mattinata unitaria dice “No” ai Neoborbonici
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota stampa
Con tutti i problemi che abbiamo in Italia, e al Sud in particolare, (si vedano i risultati delle ultime elezioni) secondo le teorie del dr. A. Romano, “capitano” di un fantomatico “Neoesercito Borbonico”, evidentemente il Sud si salverebbe solo con l’eventuale ritorno dei Borboni“ da sempre la disgrazia delle genti meridionali e, come dinastia, simbolo stesso della più nefasta arretratezza politico-sociale, alleata della oppressiva Austria, e i cui sovrani assenteisti altro non offrivano che “feste, farina e forca”!
Andiamo, amici Neoborbonici viestani, non vi sentite un po’ patetici? Un conto è “la questione meridionale” ben altro voler ritornare con i nostri valori ai defunti Borboni! Per parte nostra nessuna nostalgia, neanche dei Savoia! Quanto ai Briganti i Neoborbonici di Vieste volutamente ignorano i feroci eccidi di esponenti liberali compiuti il 1862 nella loro cittadina, compreso i giovani e innocenti fratelli Cocle, e con la benedizione dell’Aricdiacono Matteo nobile, poi fuggito nello stato pontificio, come riporta lo storico della malva.
Studiate almeno la vostra storia cittadina, cari Neoborbonici viestani! Quanto al vergognoso volantino (con un “1860” sanguinante!) Non crediamo sia stato opportuno presentarlo con il logo del Comune di Mattinata, che è parte della “Repubblica italiana una e indivisibile”, malgrado le speranze di tutti gli antistorici nostalgici e secessionisti!
Comitato cittadino celebrazioni del 150° dell'unita’ d'Italia