Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
L’on. Bordo presenta un’interrogazione al ministro dell’Ambiente
´L’Ente Parco del Gargano non svolge attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria, all’interno dell’Oasi di Lago Salso e, così facendo, si rende responsabile della distruzione di una delle zone umide più importanti d’Italia e d’Europa“.
E’ quanto sostenuto dal deputato ulivista, Michele Bordo, nell’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, depositata questa mattina nell’Aula di Palazzo Montecitorio.
Nel documento, Bordo denuncia “gravi forme di illegalità” commesse dall’Ente Parco del Gargano: “tollera il prelievo abusivo di acqua all’interno della zona umida“; ha determinato lo scoppio di “un’epidemia che ha causato la morte di decine di esemplari” di Gobbo rugginoso, a causa della mancata gestione della rete idrica interna alle voliere dov’è ospitata la più numerosa popolazione in cattività d’Europa di questa specie di uccello acquatico; non garantisce “un’adeguata vigilanza” contro il bracconaggio.
“A tutte queste deficienze gestionali” afferma Bordo ´si aggiunge la grave situazione occupazionale venutasi a creare a causa del fallimento della cooperativa Euro Daunia 2000, composta da 39 ex Lsu, cui l’Ente Parco non intende affidare la gestione dell’Oasi: vanificando il progetto di stabilizzazione lavorativa avviato a suo tempo e provocando tensioni sociali e danni ambientali. L’interrogazione ha il duplice scopo di informare il ministero dell’Ambiente del grave clima di tensione che si vive all’interno dell’Oasi conclude il deputato ulivista “di sollecitare un intervento per evitare che l’immobilismo dell’Ente Parco provochi un disastro ambientale“.