Lettera aperta di ”Mattinata in movimento” sulla situazione politica a Mattinata

Il movimento è rappresentato in consiglio comunale da Roberto Martino

Lettera aperta di “Mattinata in movimento”, ossia i “Cinque Stelle” locali, sulla situazione politica dopo la rottura tra gli ex assessori Raffaele D’Apolito e Valentina Ricucci ed il sindaco Michele Prencipe.

I toni del movimento sono particolarmente duri: “Perché continuare a bloccare e mortificare un territorio come il nostro, facendolo sprofondare sempre di più? Perché continuare a pagare stipendi a persone che non riescono ad amministrare nemmeno un’aiuola?” Per i “Cinque Stelle” mattinatesi le dimissioni dell’assessore D’Apolito e la revoca dell’assessorato a Ricucci rappresentano “la prova evidente della difficile  gestione della cosa pubblica da parte di questa maggioranza”. A proposito della revoca alla Ricucci, “il Sindaco si è reso conto solo adesso del mancato trasferimento dell’ormai ex assessore Ricucci … o c’è altro?”.

Sulle dimissioni di D’Apolito da assessore, il quale aveva accusato il sindaco Michele Prencipe di “contrarietà personale alle richieste di chiarimento riguardo all’appalto relativo al progetto di illuminazione pubblica in cui risulta coinvolta la CPL Concordia, società oggetto di indagini per corruzione verso amministrazioni locali e per i consolidati legami con organizzazioni criminali mafiose”, nella lettera aperta l’opposizione chiede: “All’epoca dei fatti non era lo stesso D’Apolito assessore di maggioranza? Gli attuali consiglieri di minoranza del PD Roberto Prencipe, Raffele Prencipe, Rosa Ciccone, che di quella amministrazione erano rispettivamente sindaco, vice sindaco e assessore, cosa sanno? L’attuale sindaco che allora era consigliere di minoranza, perché tace? Il silenzio di tutti è sconcertante!”.

Non manca la preoccupazione, poi, dell’opposizione a proposito di una ulteriore accusa (“stravolgimento delle delibere di giunta”) mossa al sindaco in carica dall’ex assessore D’Apolito. Il movimento rappresentato in consiglio da Roberto Martino riporta nella lettera aperta il testo dell’art.  476 del Codice Penale: “Il pubblico ufficiale, che, nell’esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, e’ punito con la reclusione da uno a sei anni. Se la falsita’ concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede  fino a querela di falso, la reclusione e’ da tre a dieci anni” e aggiugono: ”ai cittadini lasciamo i dovuti commenti “.

Quindi, in conclusione, chiedono per Mattinata “un’amministrazione trasparente, chiara negli intenti, proficua ed operativa. Mattinata in Movimento  è stanca di questo continuo non governare”.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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