L’arte tra autonomia e funzionalità dell’immagine

Nelle serate di sabato 15 e domenica 16 aprile sarà possibile ammirare una personale di pittura dell’artista mattinatese Lorenzo di Mauro, che proporrà, ai propri concittadini e agli ospiti che soggiorneranno a Mattinata in questo ponte festivo, un tema molto accattivante: l’arte tra autonomia e funzionalità dell’immagine.

Oltre al piacere di invitarvi ad ammirare i suoi preziosi lavori (che saranno esposti e presentati nella centralissima Piazza Aldo Moro, al civico 9) vi proponiamo il messaggio con cui l’artista ha scelto di sintetizzare il proprio pensiero, che magari aiuterà a comprendere meglio l’interpretazione visiva, quella che lui stesso chiama percezione, e cioè il conoscere e pensare mediante le immagini.

´E’ innegabile riconoscere che esiste una autonomia funzionale dell’immagine: riconoscere cioè che essa possieda delle leggi che la governano e la qualificano attribuendole significato e funzione.
Mai spontaneamente ìquello che vediamoî e ìquello che èî coincidono. Non è sufficiente che quell’oggetto, quell’immagine, semplicemente abbiano una certa forma o una certa colorazione perchè noi possiamo percepirla come tali. E’ vero, invece, che occorre una laboriosa mediazione dei nostri sensi per interpretare la realtà. E’ un’esperienza che ciascuno di noi fa, un’esperienza privata e dunque soggettiva.

Spesso siamo abituati ad apprezzare un’opera soltanto dal punto di vista estetico (oggettivo), tecnico, trascurando quel che l’Artista realmente vuol esprimere, il contenuto dell’opera e cioè l’iconografia. Lo scopo delle mie esposizioni è quasi sempre questo. Dare la possibilità al fruitore (colui che osserva) di interpretare i miei lavori ed individuarne l’iconografia, che spesso è l’amore per il proprio Paese, ma allo stesso tempo la volontà di esprimere ciò che a volte è difficile interpretare a parole; o semplicemente la voglia di esprimere il proprio stato emotivo, il proprio spirito immaginativo che si rispecchia negli impasti di colori e negli intrecci di segni e linee”.