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- 14 Novembre 2024
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La calciatrice mattinatese Simona Lapomarda intervistata da calcioinrosa.it
L’attaccante dell’FC Puerto del Carmen: “Non è giusta la differenza di stipendi tra calcio maschile e femminile. Peccato che al Sud Italia ci sono poche squadre di calcio a 11. Sogno poter giocare ad alti livelli”.
Ciao Simona, una tua breve presentazione (anni, ruolo)
Mi chiamo Simona Lapomarda, ho 29 anni e sono di Mattinata un piccolo paesino della Puglia. Gioco come attaccante, come ala destra o sinistra.
Quali differenze hai trovato dal calcio italiano a quello spagnolo?
La differenza che ho trovato è che in Spagna è diversa la mentalità nell’affrontare le partite e gli allenamenti, spesso ci carichiamo ascoltando la musica. Il nostro mister è inglese lavoriamo molto sulla parte atletica. Sono rimasta stupita dalla voglia di far integrare le nuove calciatrici, ci alleniamo 4 volte a settimana più la partita. Un’ulteriore differenza è che qui il campionato regionale ha 38 squadre mentre nella mia amata puglia se non fosse per la Pink Bari, l’Apulia Trani e Salento che disputano campionati di Serie A e C non ci sono squadre di calcio a 11.
Quali sono le tue esperienze in carriera?
Ho iniziato a giocare a calcio a soli 5 anni con l’US. Matinum. A 15 anni mi sono trasferita nel Trani in Serie C. In seguito tre anni ho militato nella Stella Rossa Bisceglie, un inverno in Serie A con la Lazio, in Serie A2 con il Caprera poi sono tornata in Serie C con il Pontecagnano dove abbiamo raggiunto ma perso la semifinale dei playoff e vinto una coppa campania. In Puglia ho giocato sempre in Serie C con il Trani dove ho vinto una coppa puglia ed in campionato ci siamo classificate seconde. L’anno più bello è stato quello al Torremaggiore femminile quando abbiamo vinto un campionato e una coppa e siamo approdate così in Serie B. A seguito del brutto infortunio subito, a due anni di distanza ho deciso di fare un’esperienza all’estero ed ho scelto così l’FC Puerto del Carmen delle Isole Canarie. Attualmente stiamo disputando un campionato regionale e siamo le prime in classifica, lo scorso anno eravamo in una categoria superiore.
Hai un idolo o ti ispiri a qualcuno?
Il mio idolo è Cristiano Ronaldo sia calcisticamente che umanamente, mi riconosco in lui per come affronta questo mondo, come lui non mi sento mai arrivata e cerco sempre di migliorare me stessa, sono molto autocritica.
Qual è il tuo obiettivo per questa stagione? E qual è quello del tuo club?
Il nostro obiettivo è quello di tornare ad alti livelli, sono felice di questa scelta, qui mi fanno sentire parte del progetto. Alla mia prima partita ho siglato due goal e preso una traversa. Nonostante lavoro che mi tiene impegnata ma che è necessario per fare ciò che amo, il mio obiettivo è tornare quella Simona guerriera, sogno di poter vestire un giorno la maglia della Nazionale italiana e di poter giocare ad alti livelli.
E sulla differenza tra calcio maschile e femminile…
Ci tengo a dire che non è giusto che noi ragazze non percepiamo nessuno stipendio per quello che facciamo mentre i ragazzi prendono cifre astronomiche. Inoltre aggiungerei che mentre al Nord ed al Centro il calcio femminile esiste ed è molto più vasto, esso al Sud si limita a pochissime squadre.