”La spiaggia dei filosofi”, l’ultimo libro di Francesco Troiano
L’ingegnere mattinatese con la passione della scrittura, da quella in versi a quella dei racconti
“La spiaggia dei filosofi”. E’ il titolo dell’ultimo libro di Francesco Troiano, l’ingegnere mattinatese con la passione della scrittura, da quella in versi a quella dei racconti. Ed è un racconto romanzato “La spiaggia dei filosofi”, che posa l’occhio, a volo d’angelo, su una tipica spiaggia italiana (quella di Mattinata?) con adiacente stabilimento balneare, in un giorno ‘molto’ estivo. Il libro s’industria di dipingerne i colori e le ombre, le voci e i rumori, nonché di scoprirne i frequentatori abituali e le relative ‘caratteristiche caratteriali’.
In tale teatro multiscenico, ed anche, parzialmente, multietnico, diventano protagonisti (attori principali e comparse) alcuni operatori del settore turistico e gli utenti, soprattutto se, all’interno della comunità osservata, rivestono il ruolo di esemplari dalla fenomenologia comportamentale interessante. Quando singolari personaggi di spicco si distinguono dal volgo per determinate attitudini o inettitudini, che ne diventano i tratti distintivi e tali tratti distintivi si configurano in una sorta di pensiero dell’individuo, in una summa complessiva delle sue cogitazioni, ecco comparire ‘i filosofi’: chi cerca di conferire validità generale a sue personali intuizioni, a colui che va alla ricerca della legge universale, partendo dal proprio particolare.
Per esternare, urbi et orbi (o perlomeno all’interno della spiaggia presa in considerazione), le proprie ‘teorie’ e considerazioni, ossia una filosofia molto spicciola e alla portata di tutti, ma, non per questo, tediosa e pedante, bensì accattivante, tutti i ‘filosofi’ non hanno altro mezzo che la discussione (di cui si tende a cogliere ed evidenziare il carattere umoristico, ironico, sarcastico, o anche piuttosto surreale). L’opera di Troiano, pubblicata dall’Archoclub di Patti in Sicilia, è composta da una serie di racconti, più o meno concatenati o indipendenti, ognuno dei quali riporta un titolo, che ha il precipuo scopo di estrinsecare il punto focale della discussione, o un aspetto che, in ogni caso, indirizza verso la decrittazione del ‘messaggio filosofico’ o ne costituisce una ‘singolare appendice’.
Il pubblico cui è rivolta l’opera può essere definito certamente eterogeneo, ma il settore primario per interesse può catalogarsi tra quelli cui ‘piace la lettura e non dispiace sorridere anche leggendo’.
Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno