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- 9 Dicembre 2024
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La lettera aperta inviata dal Sindaco di Manfredonia al Presidente Regionale Nichi Vendola
Egregio Presidente,
il direttore generale dell’ASL FG, nel replicare con una lettera aperta al consigliere regionale Damone, che lamenta atti discriminatori in danno dell’Ospedale di San Severo, afferma che è fiero di ciò che ha fatto per la sanità in provincia di Foggia e dei risultati ottenuti.
Il racconto dell’ing. Manfrini si sviluppa secondo invenzioni narrative ispirate da grandi princìpi che raggiungono l’apice quando afferma che ha ripartito “in maniera equa” le risorse a disposizione per colmare divari di organico o per scongiurare la chiusura di servizi. Con onestà intellettuale il direttore ASL FG esibisce tutti gli investimenti realizzati in favore dell’Ospedale di San Severo: con dovizia di particolari elenca tutti gli interventi strutturali, tecnologici e organizzativi compiuti. Proprio sugli aspetti organizzativi il Masselli Mascia beneficia di particolari attenzioni da parte dell’ing. Manfrini che, per il servizio di emodinamica, assicura l’addestramento di dirigenti medici presso strutture specializzate, oltre a due qualificate convenzioni con altrettanti specialisti e per di più promette ulteriori risorse professionali al completamento delle procedure in atto per la mobilità di cinque medici cardiologi. Ancora, l’Ospedale di San Severo beneficia perfino di consulenze anche in discipline non previste dal piano ospedaliero regionale: oculistica, urologia, chirurgia otologica!
Se mai un giorno l’ing. Manfrini racconterà anche degli innumerevoli e diversificati e ingegnosi interventi strutturali, tecnologici e organizzativi (e sociali) che ha realizzato per l’Ospedale domestico di Cerignola, ben oltre quanto programmato dal piano ospedaliero regionale, allora anche i più scettici si renderanno conto dei criteri arbitrari con cui è stato attuato il riordino ospedaliero in provincia di Foggia. Tre città – Cerignola, Manfredonia, San Severo – con uguale popolazione, uguale bacino di utenza, uguale distanza dai presidi ospedalieri maggiori (Foggia e San Giovanni Rotondo) ricevono dotazioni ospedaliere diverse!
Per ammissione dello stesso Manfrini, tra le altre numerose disparità, l’Ospedale di San Severo, a proposito dei direttori di struttura, “gode, rispetto agli altri ospedali della provincia, di una situazione di privilegio, potendo disporre di ben 11 primari su 15 strutture a differenza di quello di Cerignola (8 su 15 strutture) o, peggio, di Manfredonia (solo 3 primari su 12 strutture)”.
Se il direttore dell’ASL FG riconosce che per San Severo vi è un privilegio e per Manfredonia vi è una penalizzazione, non dovrebbe avere difficoltà ad ammettere che le discriminazioni in danno del presidio ospedaliero di Manfredonia, arbitrarie e insostenibili, sono numerose.
L’ing. Manfrini deve spiegare ai cittadini di Manfredonia perché, mentre a San Severo e a Cerignola si forniscono servizi ben oltre quanto prefissato, a Manfredonia si tolgono persino quelli programmati dal piano di riordino? Dopo aver estorto al presidio di Manfredonia Ostetricia e Ginecologia, il direttore dell’ASL FG nella lettera aperta, nel comparare le strutture organizzative dei tre ospedali, “dimentica” che a Manfredonia vi è un servizio di day hospital di ginecologia. Chiarisca se è un’amnesia o una manifestazione d’intenti.
Per Manfredonia il piano regionale aveva previsto un incremento di 4 posti letto di unità coronarica in Cardiologia dedicati all’area critica. Ora si rende attuativa la soppressione di tale unità. Mentre a San Severo s’investe nell’emodinamica, a Manfredonia non si realizza negando con ciò l’esistenza dell’UTIC. È fin troppo palese il fatto che si dà a San Severo (per non parlare di Cerignola) ciò che si toglie e Manfredonia.
Chiediamo per l’Ospedale San Camillo l’applicazione del piano regionale che prevedeva 4 posti letto di Otorinolaringoiatria, 4 posti letto di Oculistica; 4 posti letto di Urologia. In definitiva rivendichiamo per Manfredonia una struttura ospedaliera intermedia al pari di San Severo e Cerignola poiché pari è il diritto alla salute dei cittadini di Manfredonia.
Auspicando che quanto scritto non resti lettera morta e rinnovando la richiesta d’incontro già più volte sollecitata insieme ai Sindaci di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta e Vieste, porgo cordiali saluti.